La Cina previene il contagio egiziano e arresta i dissidenti

Pubblicato il 20 Febbraio 2011 - 08:36 OLTRE 6 MESI FA

PECHINO – Una ventina di persone sono state messe agli arresti domiciliari a Pechino perché sospettate di voler organizzare manifestazioni di protesta sul modello di quelle che si sono svolte in Egitto e hanno portato alla caduta del presidente Hosni Mubarak.

Secondo alcune fonti dei dissidenti tra gli arrestati ci sarebbero gli avvocati democratici Jiang Tianyong e Teng Biao. Messaggi anonimi apparsi su Internet hanno inviato nelle ultime ore la popolazione a organizzare per oggi manifestazioni in 13 citta’ cinesi usando slogan come ”vogliamo la liberta”’, ”viva la democrazia”, ”vogliamo lavoro per tutti”.

”Sono invitati a partecipare i lavoratori licenziati, i cittadini cacciati dalle loro case… per chiedere la democrazia e la fine del sistema a partito unico”, afferma uno dei messaggi, che probabilmente vengono da esuli cinesi all’estero.