Cina. Ergastolo per i pedaggi non pagati: sospesi e sotto inchiesta i giudici

Pubblicato il 17 Gennaio 2011 - 09:14 OLTRE 6 MESI FA

Sono stati sospesi e messi sotto inchiesta i giudici che venerdì scorso hanno comminato l’ergastolo ad un agricoltore dell’Henan colpevole di non aver pagato pedaggi stradali per otto mesi. Lo ha annunciato oggi il presidente del Tribunale della provincia cinese. La sentenza aveva suscitato molte polemiche su internet per l’enormità della pena comminata, molto superiore a crimini quali omicidio o altro.

L’uomo, Shi Jianfeng, un contadino della provincia centrale dell’Henan che si era messo a trasportare sabbia e ghiaia, secondo l’accusa avrebbe evaso pedaggi per più di 550.000 dollari in otto mesi, da maggio 2008 a gennaio 2009. Una cifra esorbitante, troppo alta secondo gli internauti, considerando i costi dei pedaggi in Cina. Ieri il primo colpo di scena: il fratello minore dell’uomo, Shi Junfeng, si è costituito alla polizia scagionando il fratello.

Agli agenti, fatti, Junfeng ha detto di essere stato lui l’autista che ha falsificato le targhe rendendole militari (i veicoli militari non pagano i pedaggi autostradali) e che dopo l’arresto del fratello, aveva offerto soldi ad alcuni agenti per far liberare il fratello. Oggi è arrivata la notizia della sospensione dell’intero collegio giudicante che aveva condannato all’ergastolo Shi, il quale non solo non era stato difeso da un avvocato, ma aveva subito riconosciuto le sue colpe.

[gmap]