Cina/ Grande balzo indietro sull’ordinanza di dotare tutti i computer di un software-censura

Pubblicato il 1 Luglio 2009 - 15:51 OLTRE 6 MESI FA

Compiendo un grande balzo indietro di fronte al putiferio nazionale e internazionale suscitato dalla sua decisione di dotare, a partire da mercoledì, tutti i computer sul suo territorio di un software capace, in teoria, di filtrare quelli che definisce siti ”malsani”, la Cina comunista ha all’ultimo momento deciso di rinviare a tempo indefinito l’ordinanza, a quanto riferisce il New York Times.

Lo ha annunciato il ministero dell’Industria e dell’Informazione Tecnologica attraverso l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua. Quanto durerà il rinvio, o se l’ordinanza verrà mai reintrodotta, non è dato di sapere. Certo è che da quando fu resa pubblica all’inizio di giugno, l’idea di togliere agli internauti cinesi, che sono 180 milioni, più che in qualsiasi altro Paese, la possibilità di navigare il web a proprio piacimento, si è aperto il vaso di Pandora.

Le autorità cinesi hanno cercato di sostenere che il filtro era diretto a bloccare i siti pornografici (ma, anche qui, perchè mai?), ma l’opinione generale era che quel che si voleva oscurare erano siti ”scomodi” per il regime.

Le proteste sono fioccate. E non solo, prevedibilmente, dall’amministrazione di Barack Obama (violazione del libero commercio) e dai costruttori di computer negli Stati Uniti, in Corea, a Taiwan. Ma anche dai rivenditori cinesi di computer, i quali si sarebbero trovati con un numero raccapricciante di macchine impossibili da vendere perchè non dotate del filtro, chiamato ”Diga Verde-Scorta della Gioventù”.

Tra l’altro, l’industria globale dei computer ha fatto notare alle competenti autorità cinesi che questa ”Diga Verde” era talmente piena di buchi che  avrebbe esposto le macchine non soltanto ai controlli governativi ma anche agli attacchi di hacker vandali e criminali.