Cina, ordinazioni senza l’ok vaticano: scomunicato il vescovo Lei Shiyin

Pubblicato il 4 Luglio 2011 - 19:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La Santa Sede ha deciso di scomunicare il vescovo Lei Shiyin della diocesi di Leshan, ordinato illegittimamente senza l’approvazione del Papa.

In una dichiarazione della Santa Sede, infatti, si precisa che il vescovo “era stato informato da tempo che non poteva essere accettato dalla Santa Sede come candidato episcopale, a causa di motivi comprovati e molto gravi”. E per questo “restano fermi gli effetti della sanzione in cui egli è incorso per la violazione della norma del canone 1382 del Codice di Diritto Canonico”.

Si tratta della scomunica latae sententiae, che scatta cioè immediatamente. La stessa norma riguarda i vescovi consacranti che “si sono esposti alle gravi sanzioni canoniche, previste dalla legge della Chiesa (in particolare dal canone 1382 del Codice di Diritto Canonico; cfr Dichiarazione del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi del 6 giugno 2011)”.

Resta da vedere se alcuni di loro sono stati sottoposti a coercizione per partecipare alla celebrazione, altrimenti la scomunica vale anche per loro. Il direttore della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha confermato la scomunica latae sententiae del vescovo Lei Shiyin.