Cina testa missile supersonico: centra obiettivi fino a 482 km

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Novembre 2016 - 06:03 OLTRE 6 MESI FA

PECHINO – La Cina ha recentemente testato, con grande successo, un missile ipersonico J-16 teleguidato. Il missile è riuscito a colpire diversi bersagli, posti a una distanza molto elevata, e gli esperti che hanno analizzato le immagini sostengono che riesca a colpire gli obiettivi fino a 482 km di distanza.

“Questo si rivela un grande problema, poiché riuscirebbe ad abbattere un missile aria-aria della Nato con molta facilità” scrivono Jeffrey Lin e P.W. Singer su Popular Science. Il nuovo dispositivo, inoltre, ha il radar system completamente aggiornato, oltre a un mirino ottico a infrarossi e a un sistema di navigazione satellitare; una volta raggiunto l’obiettivo, i propulsori laterali aumentano la propria manovrabilità.

I test arrivano a qualche settimana di distanza da quelli di Vladimir Putin, che ha lanciato un missile supersonico in grado di raggiungere il Regno Unito in 13 minuti.
Il razzo Object 4202 è stato lanciato a migliaia di km dalla base di lancio Yasny, in Russia, e gli ufficiali del Cremlino lo hanno subito ritenuto un “successo”. Invisibile ai sistemi anti missile americani, si muove a una velocità così elevata che è virtualmente impossibile da intercettare, riuscendo a raggiungere gli Stati Uniti in appena 12 minuti.

Igor Sutyagin, esperto di capacità nucleare russa presso il Royal United Services Institute di Londra, ha detto al Daily Mail: “L’SS-18 (il missile più usato dalla Russia) è vecchio di 30 anni. Quindi, anche se i rapporti con la Nato sono ottimi, si vuole comunque aggiornare il proprio sistema missilistico. Al presidente Putin, però, piace che tutto ciò sia visto come una mossa, in un certo senso, cattiva. Vuole sottolineare la propria imprevedibilità, oltre che la sua importanza”.

Le tensioni tra Russia e Occidente sono a un punto di rottura, Theresa May, infatti, ha attaccato Putin perché “mina gli sforzi che l’occidente fa ogni giorno per affrontare la crisi in Siria”. La Russia dal canto suo ha accolto con favore l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca e Putin non ha aspettato molto per decidere alcuni colloqui in cui affrontare questioni cruciali come la guerra all’Isis, la questione ucraina e la minaccia terroristica globale.

Trump ha spesso espresso ammirazione nei confronti di Putin e c’è preoccupazione che gli Stati Uniti ritirino le sanzioni nei confronti del Cremlino, volte a prevenire ulteriori azioni militari ai confini del paese, dopo la presa della Crimea.