La Cina vieta il gelsomino e dichiara guerra al simbolo della protesta pro-democrazia

Pubblicato il 12 Maggio 2011 - 21:09 OLTRE 6 MESI FA

PECHINO – Il gelsomino è fuorilegge, la guerra di Pechino contro le proteste parte proprio dal simbolo. Le autorità cinesi hanno deciso di vietare il fiore: non si può più comprare o vendere, anzi i fiorai che verranno sorpresi a commerciarlo saranno arrestati.

Clienti e venditori ora rischiano per colpa di quel simbolo di democrazia ed emblema della purezza nella tradizione cinese. Sui motivi della messa al bando, non è stata fornita nessuna spiegazione mentre l’Ufficio di Sicurezza Pubblica di Pechino si rifiuta di rispondere.

Che fine faranno quindi tutti i gelsomini che sono nelle serre cinesi? Stando a quello che vuole il regime appassiranno. Per ora il prezzo è precipitato a 75 centesimi a pianta, circa un terzo di quello dello scorso anno.

Con i fiori sono spariti tutti i riferimenti ai gelsomini: dai caratteri “Mo li hua” sui telefoni al video del presidente Hu Jintao su un poema della dinastia Qing dedicato al gelsomino,fino al Festival Culturale internazionale del Gelsomino.