Città del Messico, italiano ucciso in un agguato al ristorante

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Aprile 2019 - 08:53| Aggiornato il 5 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

CITTA’ DEL MESSICO  – Un cittadino italiano, Salvatore Stefano di 35 anni, è stato ucciso la sera di giovedì 4 aprile a colpi d’arma da fuoco mentre cenava nel ristorante “Bella Donna” del quartiere di Cuauhtémoc a Città del Messico. 

L’uomo era in compagnia di due connazionali ed avrebbe opposto resistenza agli assalitori che lo hanno ripetutamente colpito prima di darsi alla fuga su una moto. All’arrivo dei soccorritori Stefano era ancora in vita, ma è deceduto mentre veniva trasferito in ospedale. Un impiegato del locale, non lontano dal centrale Paseo de la Reforma, ha dichiarato all’emittente che “durante la sparatoria si sono sentite imprecazioni e maledizioni in italiano”. 

La magistratura ha aperto una inchiesta per omicidio doloso e trasferito il cadavere ad un obitorio per l’autopsia.   Le autorità non escludono che il movente dell’omicidio possa essere legato al tipo di attività che Stefano svolgeva, ossia la vendita di alcuni macchinari cinesi che venivano spacciati per tedeschi. La vicenda ricorda quella dei tre italiani spariti, in Messico, da circa un anno: si tratta di Raffaele Russo, 60 anni, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino.

Anche loro, come Stefano, svolgevano attività di import-export di macchinari, in particolare generatori elettrici.

Fonte: Ansa