Colombia, le Farc chiedono dialogo al presidente Santos

Pubblicato il 30 Luglio 2010 - 23:49 OLTRE 6 MESI FA

Le Forze armate rivoluzionarie della Colombia chiesono il dialogo al presidente eletto Juan Manuel Santos. In un filmato di 36 minuti diffuso dalla rete araba Al Jazeera, il leader dei guerriglieri comunisti colombiani delle Farc, Alfonso Cano ha detto: ”Parliamone”, ha precisato Cano, ovvero Guillermo Saenz Vergas, sottolineando che le Farc ”invitano al dialogo e alla ricerca di una soluzione politica del conflitto interno colombiano”.

”Non siamo alla fine della fine”, assicura poi in riferimento, anche se non ne fa cenno, ai duri colpi subiti negli ultimi tempi dalla guerriglia che, invece, a suo dire, ”prosegue con convinzione i suoi piani militari, pur se non perde di vista la ricerca della pace”.

Cano inoltre assicura che ”non hanno fondamento” le rinnovate accuse contro le Farc di narcotraffico. Il suo filmato viene a sommarsi al braccio di ferro tra il presidente colombiano uscente Alvaro Uribe ed il venezuelano Hugo Chavez.

Quest’ultimo ha rotto i rapporti diplomatici con la Colombia perché Uribe lo ha accusato di consentire a 1.500 guerriglieri di dislocarsi in Venezuela. Nulla di nuovo. Chavez lo ha negato. Ma ha anche invitato le Farc a deporre le armi. E, ieri, a Quito, in un summit a livello di ministri degli Esteri dell’Unasur (l’Unione delle 12 nazioni sudamericane) sulla crisi tra Caracas e Bogotà, la ricerca di una soluzione è stata rinviata all’arrivo al potere di Santos.

Più o meno quello che si augura Cano. Che, per gli analisti, sa bene che ormai la sua guerriglia è ”fuori del tempo”, come gli ha detto Chavez, e che, effettivamente, dei suoi uomini si muovono in Venezuela, Brasile, Ecuador e anche Perù (oggi la polizia locale ha assicurato di averne arrestati quattro), per autofinanziarsi con il traffico di droga.