In Congo per uno stagno pescoso assalto in aeroporto, morto casco blu

Pubblicato il 4 Aprile 2010 - 23:51 OLTRE 6 MESI FA

Un “casco blu” di nazionalità ghanese della Missione dell’Onu (Monuc) in Congo (RDC, ex Zaire) è stato ucciso domenica in combattimenti nel nord-ovest del Paese.

Secondo un portavoce dell’Onu, che ha dato la notizia, i combattimenti sarebbero scoppiati nella mattinata tra soldati dell’esercito congolese e una trentina di uomini armati che, dopo aver attraversato a bordo di battelli il fiume Congo, hanno attaccato l’aeroporto di Mbandaka, capoluogo della provincia settentrionale di Equateur, dove hanno la loro base anche alcune decine di Caschi Blu.

La situazione resta confusa e vari testimoni riferiscono che intorno all’aeroporto si continua a sparare. L’anno scorso, tra novembre e dicembre la regione era stata teatro di sanguinosi scontri interetnici che avevano causato almeno 270 morti e avevano costretto alla fuga quasi 200.000 persone.

All’origine dei massacri vi sarebbe uno stagno naturale molto pescoso nel pressi del villaggio di Dongo di cui due diverse etnie si contendono il controllo.