Cooper Harris, 22 mesi, morto dopo ore in auto sotto il sole. Ergastolo al papà…

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Dicembre 2016 - 15:14 OLTRE 6 MESI FA

ATLANTA – Il piccolo Cooper Harris, 22 mesi appena, non fu vittima di un tragico incidente. Quel maledetto 18 giugno 2014, il suo papà lo abbandonò sul sedile posteriore dell’auto parcheggiata dinanzi al suo ufficio a Vinings, in Georgia, Usa. Ma non un fu un errore di distrazione, secondo i giudici di Cobb County che lo hanno condannato all’ergastolo. Per la corte fu omicidio volontario e premeditato: Justin Ross Harris era intenzionato a sbarazzarsi del bambino per lasciare la famiglia e intessere relazioni ses$uali con altre donne.

L’uomo, che si è sempre professato innocente, è stato riconosciuto colpevole al termine di una lunga indagini durata tre anni. Il giudice dell’udienza preliminare Frank Cox confermò infatti fin da subito le accuse di omicidio volontario e ordinò il prosieguo delle indagini.

Quella mattina di giugno del 2014 Harris avrebbe dovuto accompagnare il figlio all’asilo e invece lo lasciò nel seggiolone in auto. Il piccolo morì soffocato dopo una straziante agonia durata oltre sette ore. Al termine della giornata di lavoro l’uomo salì in macchina e guidò per diversi km prima della tragica scoperta, nonostante il bimbo fosse morto da tempo e l’odore all’interno dell’abitacolo “fosse travolgente”. L’uomo si recò nel parcheggio di un centro commerciale dove aveva appuntamento con alcuni amici e solo una volta giunto a destinazione, secondo il racconto di testimoni, scese dall’auto in lacrime e urlando: “Mio figlio è morto”.

Poi non si degnò neppure di chiamare il 911. Le indagini hanno poi portato alla luce altri dettagli che aggravavano la sua posizione: si è così scoperto che l’uomo era solito intrattenere conversazioni porn0grafiche via sms con ragazzine minorenni. Altro particolare agghiacciante: mentre il figlio era rinchiuso nell’auto infernale Harris avrebbe cercato informazioni su internet sul tempo necessario e su quali temperature si devono raggiungere all’interno dell’abitacolo per procurare la morte di un bambino.