Tv sudcoreana: “La Corea del Nord ha lanciato il satellite-provocazione”

Pubblicato il 13 Aprile 2012 - 01:13 OLTRE 6 MESI FA

COREA DEL NORD – Pyongyang ha lanciato il satellite di osservazione terrestre la cui messa in orbita viene giudicata come una provocazione dalla comunità internazionale. Lo hanno riferito la tv sucoreana YTN e l’agenzia di stampa Yonhap, citando fonti dell’intelligence sudcoreana e spiegando che il lancio sarebbe comunque fallito, cadendo in mare.

Il ministero della Difesa della Corea del sud ha quindi confermato il lancio del razzo. “La Corea del Nord ha lanciato un razzo a lunga gittata alle 7:39 (le 00:39 in Italia). Anche gli Stati Uniti hanno confermato il lancio del razzo da parte della Corea del Nord. ”Confermiamo che il razzo è stato lanciato”, ha detto un rappresentante dell’amministrazione.

Corea del Sud e Usa avevano detto in precedenza di sospettare che il lancio non abbia come finalità la messa in orbita di un satellite meteorologico (come afferma Pyongyang), ma sia in realtà il test di un missile balistico. Secondo gli Stati Uniti e i suoi alleati l’operazione costituisce una violazione delle risoluzioni dell’Onu che vietano a Pyongyang i test nucleari e il lancio di missili balistici. I governi di Seul e Tokyio hanno dato ordine alle proprie forze armate di abbattere il razzo qualora sorvolasse il loro territorio nazionale. La Corea del Nord non è mai riuscita a mettere in orbita un satellite, nonostante abbia fatto due tentativi nel 1998 e nel 2009.

I ministri degli Esteri del G8 ‘avevano “chiesto con fermezza” che la Corea del Nord rinunciasse a procedere con l’annunciato lancio del satellite, considerato di fatto un test missilistico, in quanto costituirebbe ”una grave violazione” delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. I

rappresentanti degli “otto grandi” manifestano anche ”preoccupazione” per il deteriorarsi della situazione nel nord del Mali. Nel documento diffuso si confermano quindi le posizioni annunciate sulla Siria, tema centrale della due giorni nella capitale americana: si chiede un’azione ”immediata” per l’invio di una missione internazionale di osservatori sul cessate il fuoco, il cui via libera Onu è atteso oggi. Gli otto partner, tra cui la Russia principale alleato di Damasco, si dicono inoltre ”gravemente preoccupati” per le ”perdite sconvolgenti di vite umane” registrate in Siria.