Corea del Nord, WSJ: “Casa Bianca vuole abbandonare atteggiamento aggressivo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Aprile 2013 - 08:23| Aggiornato il 11 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

TOKYO – L’ultima provocazione della Corea del Nord è sembrato l’ultimatum ai lavoratori del Sud sull’abbandono del distretto di Kaesong entro il 10 aprile.
La notizia, diffusa dall’agenzia Yonhap, è però stata smentita a stretto giro dal ministero dell’Unificazione di Seul, secondo cui l’informazione ”non è corretta”: le autorità del Nord ”hanno chiesto semplicemente alle aziende del distretto di presentare un elenco dei dipendenti in partenza per Seul entro il 10 aprile”, ha detto un portavoce del ministero.

Intanto la Casa Bianca, dopo aver mostrato la sua potenza militare alla Corea del Nord, rivede i suoi piani e decide di accantonare, almeno momentaneamente, l’atteggiamento aggressivo sulla scia dei timori che questo possa inavvertitamente una crisi ancora più profonda. Lo riporta il Wall Street Journal, citando un esponente dell’amministrazione secondo il quale ‘‘il timore è quello di rafforzare la prospettiva di possibili incomprensioni e che questo possa tradursi in errori di valutazione”.

Gli Stati Uniti non ritengono che la Corea del Nord abbia piani imminenti di assumere azioni militari in risposta alle
esercitazioni ma la preoccupazione e che possa, se presa in contro piede, fare qualcosa di affrettato. La decisione di frenare rispetto all’attuazione di quello che è chiamato il ‘playbook’, il copione, sarebbe stata presa nelle ultime ore.

Le mosse successive previste nel ‘copione’ sarebbero state per il momento sospese, anche se l’amministrazione non esclude di
mostrare la forza in futuro.

”La Corea del Nord deve smetterla con minacce provocatoria e cercare di conformarsi agli obblighi internazionali” afferma la Casa Bianca, definendo le recenti affermazioni di Pyongyang ”non costruttive”. Si tratta di una ”nuova dichiarazione provocatoria che isola ancora di più la Corea del Nord dal resto della comunità internazionale e che sottolinea il bisogno di sviluppo economico”.