Corea nord appronta razzo spaziale, Giappone invia missili in zona a rischio

Pubblicato il 3 Dicembre 2012 - 10:35 OLTRE 6 MESI FA
Missile nordcoreano

SEUL – La Corea del Nord è pronta a mandare nello spazio il missile per “l’osservazione terrestre”, il Giappone ha piazzato i missili nella zona a rischio nel caso il razzo li colpisca e la Russia fa pressione dicendo: “Non lanciatelo”.

La Corea del Nord ha installato sulla rampa di lancio il primo dei tre stadi del razzo che tra il 10 e il 22 dicembre tenterà di mandare in orbita un satellite. Lo rende noto l’agenzia sudcoreana Yonhap precisando che, in base alle valutazioni dei servizi di intelligence e dei militari di Seul, ci vorranno tre o quattro giorni per completare il vettore.

Immediata la reazione di Tokyo. La marina militare nipponica ha avviato il trasporto dei missili Patriot verso la prefettura di Okinawa, quella più a rischio data la prevista traiettoria del razzo nordcoreano. La tv pubblica Nhk ha riferito che la nave da trasporto Kunisaki ha lasciato la base di Kure (prefettura di Hiroshima) col carico di missili Patriot Advanced Capability-3 (Pac-3). Il ministro della Difesa Satoshi Morimoto ha disposto sabato i preparativi per abbattere, se necessario, il razzo di Pyongyang.

La base di lancio è quella di Dongchang-ri, nella parte nordoccidentale della Corea del Nord, a pochi chilometri dal confine con la Cina. Sabato le autorità di Pyongyang hanno annunciato che il lancio e la messa in orbita del satellite “per l’osservazione terrestre” sono programmati tra il 10 e il 22 dicembre, mentre, secondo quanto riferito al Giappone, la fascia oraria è compresa tra le ore 7 del mattino e mezzogiorno locali (rispettivamente, le 23 del giorno precedente e le 4:00 in Italia).

“L’assemblaggio del razzo significa che la Corea del Nord ha iniziato i preparativi del lancio di un missile a lunga gittata”, ha detto una fonte del governo sudcoreano, ribadendo i timori sulle reali intenzioni di Pyongyang, che altro non sarebbero che un test di missile a lungo raggio potenzialmente capace di raggiungere anche le coste nordamericane con tanto di testata nucleare. Il programma nucleare del Paese comunista è da molto tempo al centro delle preoccupazioni della comunità internazionale e l’annunciato lancio del vettore acuisce di nuovo la tensione.