Corea del Nord “in stato di guerra” col Sud. Usa: “Prendiamo sul serio minacce”

Pubblicato il 30 Marzo 2013 - 08:44| Aggiornato il 30 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

SEOUL – Sale la tensione sulla penisola di Corea, dove i venti di guerra soffiano con più forza.  La Corea del Nord ha ufficialmente annunciato di essere entrata in uno ‘‘stato di guerra” con il Sud e che ogni questione tra i due paesi sarà trattata su questa base.

“D’ora in poi le relazioni intercoreane sono di guerra e tutti i problemi tra le due Coree saranno trattati secondo un protocollo adatto alla guerra”, si legge in una dichiarazione congiunta di ”partito, ministeri e altre istituzioni” rilanciata dall’agenzia ufficiale Kcna.

La dichiarazione congiunta di tutte le istituzioni di Pyongyang arriva dopo la minaccia di attaccare il Sud e gli Usa e l’annullamento dell’armistizio che pose fine alla guerra del 1950-53. La Casa Bianca: “Prendiamo sul serio queste minacce”

”Situazioni nella penisola coreana, che non sono né di pace e né di guerra, sono giunte alla fine”, si legge ancora nel dispaccio, in cui si menziona la riunione d’emergenza convocata giovedì dal leader nordcoreano Kim Jong-un per approvare i piani il cui obiettivo è mettere nel mirino target negli Usa e in Corea del Sud, dopo l’utilizzo dei super bombardieri B-2 nelle esercitazioni congiunte di Washington e Seul destinate a concludersi a fine aprile.

La ”decisione importante” di Kim è un ultimatum alle ”forze ostili e una decisione definitiva per la giustizia”. Pur in attesa dell’ordine di attacco del giovane generale e leader supremo, è innegabile ”una rappresaglia senza pietà in caso di atti di provocazione” da parte degli Stati Uniti o della Corea del Sud.

Tra le due Coree, separate all’altezza del 38/mo parallelo, c’è ancora formalmente uno stato di guerra visto che per porre fine al sanguinoso conflitto del 1950-53 fu siglato un armistizio e non un trattato di pace formale, annullato pochi giorni fa da Pyongyang insieme a tutti i patti di non aggressione con il Sud in risposta al ciclo di manovre militari speciali (denominate ‘Key Resolve’), tenute da Usa e Corea del Sud dall’11 al 21 marzo.

Gli Stati Uniti prendono sul serio le nuove minacce giunte dalla Corea del Nord. Lo ha affermato la Casa Bianca: ”Abbiamo visto le informazioni contenute nel nuovo comunicato non costruttivo della Corea del Nord. Prendiamo queste minacce sul serio e restiamo in stretto contatto con i nostri alleati sud coreani”.