Coronavirus, Bali pensa a riaprire al turismo dal mese prossimo

ROMA – L’Indonesia ha imposto un parziale lockdown per fronteggiare la pandemia e l’isola di Bali pensa a ripartire, potrebbe aprire ai turisti il mese prossimo.

Mentre le nazioni di tutto il mondo chiudevano i confini nel tentativo di ridurre il tasso di contagi COVID-19, i voli per l’Indonesia sono stati sospesi soltanto il 2 aprile.

Le imprese turistiche di Bali sono state tra le più colpite dalle restrizioni di voli, la scorsa settimana sono stati licenziati più di 46.000 dipendenti.

Putu Astawa, a capo dell’Agenzia del Turismo di Bali, è comunque ottimista, ritiene che se i balinesi rispetteranno il distanziamento sociale, a maggio l’isola potrà iniziare ad accogliere i turisti, come ha spiegato al giornale locale Tribun.

Il governo indonesiano prima di aprire i confini punta a eliminare il virus, su questo sembra irremovibile, ma i turisti provenienti da paesi in via di guarigione dalla pandemia saranno gli obbiettivi del turismo.  

Paesi che includono la Cina, che da martedì scorso ha registrato 12 nuovi casi di contagio, la Corea del Sud con 13 casi e il Giappone con zero casi.

Il presidente indonesiano Joko Widodo è fiducioso che la pandemia si risolverà entro la fine dell’anno e si aspetta che il turismo riprenda bene nel 2021.

Ma a Bali, a causa della recessione economica e prima che fossero applicate le restrizioni sui voli, i lavoratori hanno subito pesanti perdite.

Il 12 marzo sono state diffuse le foto dell’aeroporto internazionale di Ngurah Rai: quasi deserto e solitamente è sovraffollato.

Le immagini, scattate da una guida turistica locale e pubblicate sui social media, riportavano la scritta: “Aeroporto di Bali molto vuoto. Bali molto triste e vita difficile”. 

Fonte: Daily Mail

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