ROMA – C’è un altro italiano risultato positivo ai test da coronavirus. E’ uno dei 35 italiani a bordo della nave da crociera Diamond Princess ancorata nel porto di Yokohama, in Giappone. E lì resterà fino a quando il volo speciale che lo riporterà in Italia con tutte le misure necessarie non sarà pronto.
L’uomo si trovava lì in vacanza con la moglie. Tornerà in Italia con le stesse modalità usate per il trasferimento di Niccolò, lo studente di 17 anni che era rimasto bloccato a Wuhan. Verrà portato da un aereo solo per lui, che viaggerà sigillato in una barella ad alto biocontenimento, con autorizzazioni e modalità che probabilmente richiederanno tempi più lunghi del previsto.
I primi a salire sul Boeing dell’Aeronautica Militare che arriverà da Roma saranno quindi gli italiani usciti indenni dal lungo periodo di quarantena sulla nave maledetta, che si è trasformata in una sorta di incubatore del contagio. Un scelta pessima, dicono, quella delle autorità giapponesi di stipare migliaia di persone a bordo e che ogni giorno mostra i suoi limiti: il bollettino quotidiano è di altri 88 nuovi contagiati, per un totale di 542.
Gli italiani che stanno per rientrare in Italia sono una ventina, tra passeggeri ed equipaggio. Verrano visitati da medici italiani inviati sul posto. “Li porteremo a casa nei prossimi giorni – ha assicurato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – perché quello che sta avvenendo richiede prima di tutto il massimo sostegno ai nostri connazionali. In questo momento su quella nave c’è un’apprensione per i nostri concittadini e per tutti quelli che sono a bordo che è al di sopra di ogni immaginazione”.
I tecnici del ministero della Sanità e della Farnesina sono al lavoro per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Alla Protezione civile si sono incontrati per oltre cinque ore Di Maio, il ministro della Salute Roberto Speranza e il capo del dipartimento Angelo Borrelli. Al termine è stata annunciata la partenza, avvenuta già stanotte, di un volo sanitario alla volta del Giappone con a bordo personale medico: il loro compito sarà quello di effettuare uno screening sanitario sui connazionali per escludere altri casi di contagio e poi procedere al rimpatrio con la modalità dei due voli.
“Ci vogliono dei tempi” per garantire che tutte le procedure sanitarie siano rispettate, ha spiegato il titolare della Farnesina, che assieme a Borrelli si è recato stasera a Ciampino per un saluto ai medici in partenza. “Stiamo lavorando in modo che tutto sia fatto con la massima attenzione e precisione: ogni azione deve rispettare tutte le procedure, per la loro salute e per quella dei nostri connazionali qui”, ha aggiunto Di Maio.
Inevitabilmente quindi, i tempi potrebbero allungarsi. Nel caso poi ci fossero altri connazionali positivi ai test, rientrerebbero in Italia a bordo del volo già previsto per l’italiano contagiato, separati dal resto dal gruppo.
Resta ancora qualche indeciso, come i membri più giovani dell’equipaggio, che temono di interrompere il tirocinio, ma tutti i passeggeri sono pronti a partire. Così come è deciso a restare il comandante della nave Gennaro Arma. “Con grande professionalità sta tenendo alto l’umore dei passeggeri, muovendosi in equilibrio tra i doveri di un comandante e l’empatia con chi, come lui e l’equipaggio, sta vivendo questa storia”, ha spiegato il sindaco della sua città, Sant’Agnello, in provincia di Napoli.
Quel che è certo è che per tutti ci sarà ancora un lungo periodo di sospensione dalla realtà. Per gli italiani a bordo dalla Diamond Princess, una volta rimpatriati, “ci sarà bisogno dei 14 giorni di quarantena”, ha confermato Speranza, perché la nave da crociera “è ormai uno dei posti al mondo con la più alta diffusione di coronavirus”.
Poco importa se in quelle due settimane a bordo non hanno avuto nessun sintomo: “Riteniamo che sia indispensabile la quarantena”, ha tagliato corto il ministro. Gli italiani rientrati dal Giappone dunque si daranno probabilmente il cambio con i 55 che da Wuhan sono stati trasferiti alla Cecchignola: la loro quarantena si concluderà infatti giovedì. (Fonte: Ansa)