Coronavirus Wuhan, fuori casa ma con l’app lasciapassare

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Aprile 2020 - 14:01 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus Wuhan, fuori casa ma con l'app lasciapassare

Coronavirus Wuhan, fuori casa ma con l’app lasciapassare (Foto Ansa)

PECHINO – Dopo 76 giorni, a Wuhan, il focolaio della pandemia del coronavirus, si esce di casa. Tutti però dovranno avere un’app lasciapassaare per poter andare in giro. La città cinese vedrà domani cadere la serie di restrizioni più vincolanti decise il 23 gennaio negli sforzi per contenere la diffusione del contagio, tra cui la possibilità di lasciare la città.

Si potrà tornare a fare più o meno tutto, ma serve un’applicazione che assegna lo stato di salute alle singole persone e quindi per spostarsi bisognerà mostrare l’apposito codice verde sul telefono.

Per molti, uno delle principali obiettivi sarà semplicemente mangiare una ciotola di “reganmian”, il più popolare e tipico piatto di noodle piccanti del capoluogo della provincia dell’ Hubei. Con la vita da alcuni giorni orientata verso un’insperata normalità, considerando le gravissime cronache di fine gennaio, molti residenti hanno ricominciato a lavorare e ad andare fuori, con molteplici precauzioni come per la app che assegna lo stato di salute ai singoli e quindi possibilità di muoversi, per il “guozao”, il termine dialettale vecchio di secoli che indica la colazione.

Lo sblocco arriva quando i nuovi casi di coronavirus sono stati ormai azzerati a Wuhan, mentre per la prima volta dal 23 gennaio, la città, l’Hubei e l’intera Cina non hanno riportato alcun decesso.

In Italia la patente di immunità.

Un test semplice, un banale prelievo di sangue. Dopo solo un’ora il responso, saranno i tuoi anticorpi a rivelare se hai mai contratto il coronavirus. Anche se non ti hanno mai fatto il tampone, in ospedale o in laboratorio di analisi. Il dispositivo di diagnostica immediata messo a punto dalla società DiaSorin e testato al Policlinico San Matteo di Pavia è una sorta di patente di immunità.

Utile individualmente (per poter lavorare o solo uscire di casa), decisivo per la collettività per misurare la penetrazione del contagio. Saranno possibili fino a 500mila campioni al giorno. DiaSorin ha completato presso il Policlinico gli studi necessari al lancio di un nuovo test sierologico ad alto volume di processamento per rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti infettati dal SARS-CoV-2. (Fonte Ansa).