Cuba: Twitter “uccide” ancora Fidel Castro

Pubblicato il 3 Gennaio 2012 - 19:45 OLTRE 6 MESI FA

BUENOS AIRES – Oltre a Hugo Chavez, che sta lottando contro il cancro, l'altra 'vittima' prediletta di twitter in America Latina e' Fidel Castro: ancora una volta, cosi' come era gia' successo in passato, per ore sulla rete sociale dai 140 caratteri e' rimbalzata la notizia, accompagnata da mille commenti, della morte del 'lider maximo' cubano.

Il tema è diventato nella notte tra ieri e oggi un 'trending topic' (i messaggi piu' seguiti). Tutto e' iniziato, a quanto pare, da una notizia attribuita al sito Cuba Press, gestito da un gruppo di dissidenti, che ha innescato centinaia di messaggi sulla 'muerte' del 'lider maximo' cubano. E' circolata persino una fotografia taroccata di Fidel morto.

Qualche ora dopo, la nota blogger cubana Yoani Sanchez ha precisato, sempre su twitter: ''circa il 'rumor' che sta aumentando la' fuori: non c'e' nessuna informazione affidabile qui dentro'' (riferendosi a Cuba). E cosi' hanno fatto altri esperti e fonti.

In altri due mini-messaggi, la stessa Sanchez ha poi sottolineato che ''il giorno in cui quel 'rumor' sara' vero, saremo gli ultimi a saperlo'', e che ''la notizia piu' importante'' del telegiornale di qualche ora prima dell'Avana riguardava ''un abbassamento della temperatura a causa di un'ondata di freddo''. Successivamente, un blogger cubano filogovernativo chiamato Yohandring, normalmente sempre bene informato, ha assicurato che ''Fidel Castro studia, analizza e se la ride delle panzane di Twitter. La Cia ha tentato di ammazzarlo oltre 700 volte e Twitter ha preso quella strada''.

La voce circolata sulla rete sociale ha comunque dato spazio a ogni tipo di commento: da quelli nettamente anti-castristi a quelli appunto in cui Fidel viene difeso mentre nel contempo si denuncia quanto twitter sia uno strumento perfetto per questo tipo di ''operazioni''.

Alcuni dei testi hanno d'altra parte indicato la perfetta coincidenza con il 50/o anniversario, proprio oggi, della scomunica da parte di Giovanni Paolo XXIII del leader comunista cubano per aver promosso l'ateismo di Stato, decisione resa pubblica il 3 gennaio del 1962.

Lo scorso 30 agosto erano corse insistenti voci – sempre su twitter – di un aggravamento della salute di Fidel. La falsa notizia aveva fatto il giro del mondo rilanciata inizialmente da un analista venezuelano, secondo il quale Chavez avrebbe deciso di non andare a Cuba per sottoporsi ad un ciclo di chemioterapia proprio per le condizioni critiche di Fidel.