Datagate, arresto di Miranda legittimo: portava file Snowden

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Gennaio 2016 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Quando nell’agosto del 2013 all’aeroporto londinese di Heathrow i poliziotti e i servizi segreti britannici fermarono David Miranda, partner del giornalista del Guardian Glenn Greenwald, che voleva portare al suo compagno a Rio de Janeiro i documenti trafugati da Edward Snowden, agirono legalmente. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Londra.

Miranda stava portando i documenti riservati di cui si era impossessato Snowden all’epoca in cui lavorava come informatico presso la Nsa (la National Security Agency). Ma secondo i servizi britannici dell‘MI5 quei documenti avrebbero messo in pericolo delle vite e la sicurezza nazionale. Per questo fermarono Miranda prima che si imbarcasse sull’aereo e lo trattennero per nove ore.

Lui si appellò alle leggi sui diritti umani, sostenendo che con il suo arresto era stato fatto un uso sproporzionato dei poteri dell’anti-terrorismo e accusandoli di avergli fatto “violenza psicologica”. Ma i giudici non la pensarono allo stesso modo, anche se ammisero che le leggi vigenti non tutelano a sufficienza i giornalisti.

 

In tribunale sostennero che l’arresto da parte della polizia in base al Terrorism Act del 2000 nei porti e negli aeroporti era incompatibile con la Convezione europea dei diritti umani, in particolare con l’articolo 10 relativo alla libertà di espressione, “nella libertà delle informazioni e del materiale giornalistico”, e doveva essere esaminata dal Parlamento.

David Miranda, brasiliano, è il partner di Greenwald, giornalista del quotidiano britannico The Guardian che ha scritto una serie di articoli sullo spionaggio negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Ai giudici disse di aver agito per aiutare le attività di Greenwald come giornalista quando venne fermato dalla polizia mentre era nell’area transiti di Heathrow, appena atterrato da un volo proveniente da Berlino e diretto in Brasile.

Portava con sé del materiale criptato derivato dai file ottenuti da Snowden, che oggi vive con un permesso di soggiorno temporaneo in Russia. Il materiale includeva 58mila documenti segreti del Quartier generale delle comunicazioni del governo del Regno Unito.

Miranda ha denunciato il ministero degli Interni e la polizia. Nel febbraio del 2014, la Corte Suprema si è pronunciata, sostenendo che il fermo di Miranda, anche se andava ad interferire con la libertà di stampa, poteva essere giustificata in base alla tutela della sicurezza nazionale. Per questo i giudici hanno stabilito che le autorità avevano agito secondo la legge fermando Miranda.