David Haigh, ex dirigente del Leeds United, rapito e torturato in una prigione di Dubai

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Novembre 2017 - 06:19 OLTRE 6 MESI FA
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David Haigh, ex dirigente del Leeds United, rapito e torturato in una prigione di Dubai

LONDRA – David Haigh, ex dirigente del Leeds United, rapito e torturato in una prigione di Dubai, rivela l’inferno sopportato nei 22 mesi di detenzione. Era stato arrestato nel marzo 2014 per una presunta frode finanziaria e imprigionato negli Emirati Arabi Uniti dove si era recato per affari.

Scotland Yard sta indagando sulla vicenda che ha coinvolto Haigh, 40 anni: afferma di essere stato torturato e violentato ripetutamente, sottoposto a cinque “gravi episodi” di abusi fisici ed è testimone, inoltre, delle torture ad altri detenuti.

Nella denuncia alla Metropolitan Police, unità crimini di guerra, descrive i cinque mesi trascorsi in ospedale dopo il rilascio: ha sofferto di disturbo da stress post traumatico, lesioni al ginocchio, alle mani, alle spalle, agli occhi, ai denti e una frattura allo zigomo.

Haigh, inoltre, ha detto che mentre era in prigione le autorità hanno svelato la sua omosessualità, in un Paese in cui essere gay è morte.

Una rivelazione avvenuta dopo che l’ex calciatore, aveva scritto una lettera di supplica al tribunale DIFC di Dubai, compresi i giudici che erano tenuti a indagare sulle accuse di tortura, ma rifiutarono di farlo.
“Scrissi di non rendere pubblico il nome del mio partner nonché la mia sessualità poiché temevo per la sua e la mia vita. Richiesta ignorata, le informazioni sono state rese pubbliche e disponibili anche on line”.

“Il risultato fu quello di essere stato violentato e abusato sesssualmente, il mio compagno è dovuto scappare dalla nostra abitazione in Medio Oriente, da dove proviene, e chiedere lo status di rifugiato”.
“Sono stato discriminato poiché gay e il mio partner un musulmano”.
Haigh, scrive il Dail Mail, è soltanto uno dei britannici detenuti nelle prigioni di Dubai, spesso con false accuse.
Il caso più recente è quello dell’elettricista Jamie Harron, in prigione per tre mesi per aver sfiorato un uomo in un bar.
Al tabloid britannico, dopo essere uscito dal carcere, ha riferito:”Le persone devono essere molto caute. Il sistema giudiziario di Dubai è disastroso e se è accaduto a me, può accadere a chiunque”.

Haigh ha affermato di essere stato torturato nella stessa stazione di polizia di Lee Le Bradley, un turista britannico morto nel 2011 tra le accuse di essere stato pestato mentre era in custodia.
Detenuto dal maggio 2014 e condannato per frode, Haigh doveva essere rilasciato nel novembre 2016 ma avendo scritto su Twitter dei commenti considerati calunniosi, è rimasto dietro le sbarre per altri cinque mesi.
Se le accuse lanciate da Haigh, su cui sta investigando Scotland Yard, dovessero avere un seguito, chiunque identificato dall’ex dirigente del Leeds United come esecutore delle torture, dovesse entrare nel Regno Unito verrebbe processato e, se condannato, punito con l’ergastolo.