Decapita la fidanzata e prova a smembrare il cadavere: “Minacciava la mia mascolinità”

di Caterina Galloni
Pubblicato il 20 Febbraio 2022 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA
Decapita la fidanzata e prova a smembrare il cadavere: "Minacciava la mia mascolinità"

Decapita la fidanzata e prova a smembrare il cadavere: “Minacciava la mia mascolinità” FOTO ARCHIVIO ANSA

In Pennsylvania un 32enne decapita la fidanzata, la polizia l’ha trovato con un machete in mano mentre tentava di smembrare il cadavere. Secondo il suo racconto l’ha uccisa perché pensava che fosse una “minaccia per la sua mascolinità”. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, i PM sostengono che i vicini abbiano sentito le urla della ragazza e allarmati abbiano chiamato il servizio d’emergenza sanitaria. 

L’uomo che decapita la fidanzata

Nicholas Scurria è stato arrestato a Clifton Heights, in Pennsylvania, otto chilometri a ovest di Filadelfia.
La polizia afferma che Scurria ha ucciso la fidanzata, non identificata, “in risposta a ciò che l’imputato percepiva come una minaccia alla sua mascolinità”. “Le sue azioni sono state codarde oltre che malvagie, e sarà perseguito nella misura massima consentita dalla legge”, ha dichiarato Jack Stollsteimer,  procuratore distrettuale della contea di Delaware.

“L’orribile omicidio è un tragico promemoria della minaccia che molte donne affrontano quotidianamente”. La notte dell’assassinio dopo una chiamata di un vicino in cui diceva di aver sentito urla e forti colpi provenire dall’appartamento di Scurria, a polizia si è precipitata sul posto. Un rapporto della polizia descrive in dettaglio come dopo un enorme baccano della coppia sia seguito il silenzio. Successivamente si sono sentiti “suoni simili a quelli di una sega” e “il raduno e lo spostamento di materiale plastico”.

L’arrivo della polizia

La polizia è arrivata sul posto e ha trovato Scurria con un machete in mano sul punto di amputare la gamba sinistra della giovane, già decapitata. Accanto al cadavere è stato trovato un rotolo di pellicola trasparente. “Penso che volesse occultare le parti del corpo” ha detto alla CBS3 il capo della polizia di Clifton Heights, Tim Rockenbach 
Ha aggiunto: “Grazie alla telefonata del vicino siamo riusciti ad arrivare prima che scappasse”.  “La violenza domestica è un ovunque un reato grave. A volte l’intervento di un vicino ci consente di risolvere un crimine, impedire che accada”.   

La polizia ha arrestato Scurria sotto la minaccia delle armi.  “Ha cercato di tagliarmi le pal*e”, ha urlato Scurria agli agenti mentre veniva ammanettato. In seguito Scurria ha raccontato alla polizia di aver litigato con la ragazza, con cui condivideva l’appartamento, dopo la rottura della relazione.  L’avrebbe picchiata brutalmente, colpita più volte al volto e alla testa fino a farle perdere i sensi e ha poi cercato di smembrare il cadavere. 

“Durante la discussione ha fatto perdere i sensi alla vittima dopo averla colpita ripetutamente nelle aree del viso e della testa”, prima di cercare di nascondere e smembrare il suo cadavere, afferma un rapporto della polizia. Secondo quanto riferito dal Daily Beast, Scurria ha precedenti penali. Nel 2011 ha scontato 58 giorni nella prigione della contea per furto con scasso. E’ stato accusato di omicidio di primo grado, omicidio di terzo grado, possesso illegale di un’arma e abuso di cadavere.