Dimissioni Papa: da Malachia a Nostradamus, le profezie sulla fine del mondo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Febbraio 2013 - 11:48| Aggiornato il 23 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il destino del mondo e di Roma è segnato dopo le dimissioni di Papa Benedetto XVI. Almeno questo è ciò che sostengono alcuni tra i più conosciuti profeti del passato, secondo i quali nella “città eterna” avrà inizio il conflitto finale tra le forze del bene e le armate sanguinarie di Satana. Un conflitto che si protrarrà a lungo e che si risolverà soltanto quando di Roma non resteranno che macerie.

Le profezie di Malachia, Nostradamus e Pio X:

La profezia di Malachia aveva preannunciato tutto: le dimissioni del Papa, poi dopo di lui un Papa descritto come ‘Petrus Romanus’, il cui pontificato, leggendo la profezia, terminerà con la distruzione di Roma e con la fine del mondo

Secondo Renucio Boscolo, esperto studioso delle profezie di Nostradamus, nella quartina numero 57 della II Centuria di Nostradamus “si parla del crollo di un muro, che non e’ da interpretarsi come la caduta del Muro di Berlino ma e’ da mettere in relazione con la crisi economica, dove il muro e’ il ‘Wall’ di Wall Street, in concomitanza con un evento che provocherà scompiglio”.

Il Papa San Pio X, nel 1909, ebbe invece una visione terrificante: nel corso di un’udienza cadde improvvisamente in uno stato molto simile alla trance. Ridestandosi da questo stato disse profondamente turbato: “Ciò che ho veduto è terribile! Sarò io o un mio successore? Ho visto il Papa fuggire dal Vaticano camminando tra i cadaveri dei suoi preti. Si rifugerà da qualche parte, in incognito, e dopo una breve pausa morrà di morte violenta”. Tutto ciò dovrebbe accadere in una Roma in preda ad una grande tribolazione.

Il prossimo Papa, il 113° della lista, sarà Petrus Romanus, comunemente definito Pietro II. Nessun pontefice si è mai attribuito il nome del primo pontefice, per tradizione. Nella profezia di Malachia si legge che l’ultimo Papa siederà sul soglio pontificio nel corso dell’ultima persecuzione della Chiesa. Al termine del suo papato, “la città dai sette colli cadrà, e il giudice tremendo giudicherà il suo popolo”. Il giorno del giudizio, insomma.

Qualcuno parla già del prossimo pontefice come “il papa nero”, che nella profezie di Nostradamus sarebbe l’ultimo prima dell’apocalisse. Però, in nessuna centuria di Nostradamus, si parla del papa nero. E non c’è alcun riferimento a tale profezia nella lista di San Malachia.

La storia del papa nero è una leggenda popolare romana, diffusasi alla vigilia del Terzo Millennio anche grazie a una popolare canzone di Sanremo del 1997. Possiamo dunque dormire sonni tranquilli. Nessuna profezia sta per compiersi.