Dna schedati a migliaia dalla polizia: Usa, controllato anche chi subisce reati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Giugno 2013 - 16:03 OLTRE 6 MESI FA
Dna schedati a migliaia dalla polizia: Usa, controllati anche i non terroristi

Foto Lapresse

NEW YORK – La polizia americana conserva il dna degli americani. La bomba è stata lanciata dal New York Times. Centinaia di migliaia di americani sono schedati presso i laboratori delle agenzie di polizia. Si tratta di sospettati di attività criminali o sovversive, ma anche colpevoli di reati minori oppure addirittura di chi i furti li subisce. In parole povere, non solo potenziali terroristi ma anche il famoso “ladro di mele”. Il problema è che rischiano di essere schedati a vita, e magari nemmeno lo sanno.

L’esempio che fa il giornalista del New York Times è tanto chiaro quanto inquietante. Lo spiega uno sceriffo di una contea della California: “Se per esempio c’è un furto in una villetta, noi andiamo dal derubato e gli chiediamo un campione di dna. E’ facile, gli fai credere che il dna ti serve per compararlo con quello del ladro. Ovvero, per escludere dai dna trovati in casa quello del proprietario stesso. E lui ce lo dà: da quel momento lo conserviamo nei nostri archivi”.

Secondo il Nyt, mentre fino a poco tempo fa la raccolta del Dna era praticamente competenza esclusiva dell’Fbi, ora sempre più agenzie di polizia in giro per gli Stati Uniti stanno raccogliendo e inserendo in database campioni di Dna di migliaia di persone. E a volte incrociano i dati.

Una recente sentenza della Corte Suprema sostiene che questa pratica è lecita, anche se solo per le persone arrestate per gravi reati. Questa tendenza – scrive il Nyt – suscita non poca preoccupazione in un momento in cui in America si discute tanto di privacy violata (vedi caso Datagate, in cui sono raccolti i dati “telematici” dei cittadini americani (notizie desunte da Facebook, Twitter, Google, etc).

Spesso, denuncia ancora il quotidiano, il Dna viene fornito da alcuni imputati nell’ambito di un patteggiamento della pena o in cambio di uno sconto sul fronte dei capi di accusa e della condanna.