Le donne dormono di più e meglio, per questo vivono di più?

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 25 Agosto 2011 - 14:27 OLTRE 6 MESI FA

BOSTON – Le donne, oltre a vivere più a lungo degli uomini, dormono anche più di loro. E se le due cose avessero tra loro una relazione? Un sospetto venuto a Daniel Buysse, psichiatra a Pittsburgh, ma a cui gli studiosi ancora non hanno trovato una risposta, nonostante le ricerche sul sonno, considerato una vera e propria medicina per stare in salute, si stiano moltiplicando. E i risultati che emergono da queste ricerche sono a volte curiosi. Secondo uno studio condotto dall’Harvard Medical School di Boston le donne dormono più a lungo e meglio rispetto agli uomini. Eppure è sempre il gentil sesso che dichiara di aver dormito poco e male.

Lo studio, riportato anche dal Corsera, non dimostra la relazione tra longevità e quantità e/o qualità del sonno, ma svela alcuni particolari interessanti sulle abitudini notturne degli umani. In primis, come detto, le donne dormono più a lungo degli uomini, una media di 19 minuti in più a notte. E ancora: le donne hanno un sonno più profondo degli uomini, si svegliano meno durante la notte e recuperano meglio le levatacce. Nemmeno i ricercatori hanno però saputo spiegare perché, nonostante tutto ciò, siano sempre le donne a lamentare insonnia e simili.

Ma la durata non è l’unica differenza tra sonno maschile e femminile. Per molti uomini il ritmo circadiano è di media più lungo rispetto alle 24 ore, sempre secondo lo studio dell’Harvard Medical School di Boston, così tendono ad andare a letto e ad alzarsi sempre più tardi, il classico comportamento da «gufi». Le donne, invece, sono più spesso «allodole»: hanno un ritmo inferiore alle 24 ore (dai sei agli undici minuti più corto rispetto a quello maschile) e sono più inclini a coricarsi e a svegliarsi presto. Secondo un sondaggio della National Sleep Foundation, il 30 per cento delle americane dice di dormire almeno otto ore per notte, mentre soltanto il 22 per cento degli uomini lo fa. E se si prendono in esame le più giovani, queste riposano 7 ore e 43 minuti a notte, il 19 per cento in più dei rappresentanti dell’universo maschile. Anche i tempi di addormentamento variano (almeno in esperimenti condotti nei laboratori di ricerca): 9,3 minuti per il sesso cosiddetto debole, 23,2 minuti per quello cosiddetto forte. E persino le mamme di bambini piccoli riescono a riposare più ore rispetto al padre.

Ma le donne hanno poi ancora altre fortune in tema di sonno: la profondità del sonno, cruciale per la formazione della memoria, è maggiore nelle donne (origine forse della famigerata memoria femminile che tanto temono gli uomini). La mancanza di sonno durante la settimana per loro non è un problema: recuperano facilmente il sabato e la domenica. La dimostrazione? Test al computer, condotti da Alexandros Vgontzas, psichiatra americano di Hershey, che hanno misurato i tempi di reazione, in vari momenti e in entrambi i sessi, dimostrando la superiorità femminile. Infine, gli uomini imparano a riconoscere stimoli percepiti in precedenza soltanto dopo un sonnellino (ci dobbiamo pensare su), mentre le donne non ne hanno bisogno, e per questo possono essere ottimi controllori di volo o radiologi capaci di leggere facilmente esami di risonanza magnetica, almeno così dice la ricerca. Beate le donne quindi, ma due domande rimangono senza risposta: c’è una relazione tra sonno e lunghezza della vita e, soprattutto, ma se è così perché le donne si lamentano sempre di come hanno dormito?