Dubai, Albert Douglas in carcere per un reato non commesso: l’orrore delle violenze in cella

di Caterina Galloni
Pubblicato il 21 Novembre 2021 - 09:00 OLTRE 6 MESI FA
Dubai, Albert Douglas in carcere per un reato non commesso: l'orrore delle violenze in cella

Dubai, Albert Douglas in carcere per un reato non commesso: l’orrore delle violenze in cella (Foto d’archivio Ansa)

“Sono intrappolato nella prigione infernale di Dubai per un reato che non ho commesso. Vedo detenuti violentati e torturati”. Albert Douglas, 60enne britannico, ha rilasciato le scioccanti dichiarazioni al Sun Online, dalla cella nella prigione centrale di Dubai. Riferisce Giampaolo Scacchi che è dietro le sbarre per un reato che sostiene di non aver commesso.

Al Sun ha rivelato che dalle guardie carcerarie i detenuti vengono violentati, torturati e persino fatti morire di fame.

Albert Douglas, detenuto a Dubai senza sapere perché

Albert, originario di Londra, all’inizio di quest’anno è stato arrestato per un assegno scoperto che sostiene di non aver firmato. Nonostante le analisi forensi abbiano dimostrato che l’assegno non era di Douglas è stato comunque accusato di altri reati ma senza fondamento. 

Inizialmente condannato a due anni di carcere, ora rischia altri tre anni nella prigione di Dubai per la vicenda dell’assegno. A causa delle condizioni orribili in cui vivono i detenuti, negli ultimi anni le carceri di Dubai sono state al centro di molte critiche negative. 

Il racconto del carcere a Dubai

Il Sun Online ora ha ricevuto il primo racconto degli orrori affrontati dai carcerati. Da quando è in prigione, Douglas sostiene di aver visto compagni di cella stuprati perché gay e persino un detenuto tentare il suicidio.

Il sessantenne ha raccontato al figlio che dei ragazzi di vent’anni sono stati appesi a testa in giù e picchiati per “sport” e ha ricordato che un uomo anziano era ridotto “pelle e ossa” dopo essere stato per settimane privato del cibo. 

Le guardie carcerarie avrebbero inoltre bruciato le parti intime di un prigioniero, compagno di cella del britannico. Douglas ha raccontato che un gay è stato violentato e che c’è l’abuso sistematico di africani e asiatici basato puramente sul colore della loro pelle.  

I detenuti sarebbero sottoposti a condizioni disumane, incluso il bere da un bagno comune.

“Ho visto un uomo suicidarsi e un altro tentare di impiccarsi”, ha detto Douglas in una registrazione rilasciata al Sun Online dall’organizzazione per i diritti umani “Detained” a Dubai che sta occupando attivamente del caso del sessantenne.

Albert Douglas era un milionario che faceva la bella vita

Prima dell’incubo legale, Albert era un milionario che guidava una Rolls-Royce e viveva in una villa di lusso sull’isola di Jumeirah, nell’emirato arabo.

Inizialmente è stato arrestato per un assegno scoperto, probabilmente collegato al fallimento dell’azienda del figlio. 
E’ stato multato per 2,5 milioni di sterline, anche se non aveva alcun ruolo nell’azienda, e dopo aver perso l’appello è stato condannato a tre anni di carcere. 

Il governo ha sequestrato tutti i suoi beni e il 60enne ha speso 1 milione di sterline nei tribunali nel vano tentativo di provare la sua innocenza.

I tribunali di Dubai possono ritenere penalmente responsabili dei debiti di una persona anche i familiari e i soci. Per far uscire Douglas dalla prigione, la famiglia sta esortando il governo britannico a utilizzare le vie diplomatiche.