Ebola: Nina Pham, infermiera sopravvissuta, fa causa all’ospedale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Marzo 2015 - 11:49 OLTRE 6 MESI FA
Ebola: Nina Pham, infermiera sopravvissuta, fa causa all'ospedale

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DALLAS – Era sopravvissuta al virus Ebola, ora fa causa all’ospedale di Dallas, in Texas. L’infermiera Nina Pham nell’ottobre scorso ha contratto il virus Ebola nell’ospedale nel quale lavorava e dove ha curato un malato, Thomas Eric Duncan, poi morto proprio a causa del virus.

Nina invece riuscì a sconfiggere il morbo. Ma ora ha deciso di trascinare l’Health Presbytherian Hospital di Dallas in tribunale.

L’accusa è pesante: negligenza nel provvedere training, informazioni e strumenti protettivi al personale sanitario per evitare il contagio. Una seconda infermiera, Amber Vinson, venne infettata mentre anche lei si occupava di Duncan. Oggi, all’età di 26 anni, dopo essere stata curata dall’ebola all’Istituto Nazionale della Salute di Bethesda grazie a quattro diversi trattamenti sperimentali, Nina non solo è ancora tormentata da dolori e malesseri fisici, ma anche da incubi notturni e preoccupazioni. “Non so se i malesseri di cui soffro sono collegati all’Ebola o alle cure ricevute – ha detto l’infermiera ai media USa – e non so se questo inciderà sulla mia possibilità di avere figli, l’incertezza fa paura”.

Nella causa presentata Pham chiede un non specificato risarcimento per le sofferenze fisiche e mentali subite e per la violazione della sua privacy attuata dalla clinica. Ma soprattutto – ha detto al ‘Dallas Morning News’, “voglio che gli ospedali e le grandi corporazioni sanitarie realizzino che gli infermieri ed i lavoratori in prima linea sono importanti, e non è giusto che diventino pazienti a loro volta”.

Secondo il legale della giovane, Charla Aldous, “se Pham fosse stata adeguatamente addestrata e le fossero stati dati equipaggiamenti protettivi, non avrebbe contratto il morbo”. Oggi Nina non lavora, pur ricevendo ancora la busta paga dell’ospedale e non sa se tornerà mai a fare il mestiere che amava, l’infermiera.