Edward Snowden a Mosca incontra i difensori dei diritti umani

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Luglio 2013 - 10:43 OLTRE 6 MESI FA
Edward Snowden a Mosca incontra i difensori dei diritti umani

Edward Snowden a Mosca incontra i difensori dei diritti umani

MOSCA – Edward Snowden incontrerà i difensori dei diritti umani a Mosca, in Russia, per discutere della campagna illegale degli Stati uniti contro di lui. La “talpa” del Datagate rimane così all’aeroporto di Sheremetevo in Russia, dove si trova ormai da oltre due settimane, da quando le autorità americane hanno negato il diritto di accettare offerte di asilo politico. I paesi dell’America latina come Nicaragua, Venezuela e Bolivia hanno dato disponibilità ad accoglierlo. L’incontro avverrà alle ore 17 locali, le 15 in Italia.

Tra gli invitati all’incontro figurano Serghiei Nikitin (Amnesty International, Russia), Mikhail Kraskov (Transparency International), membri di Hrw, dell’ong polacca Krido legal, della rappresentanza Onu in Russia, della camera pubblica, l’ombudsman russo per i diritti umani Vladimir Lukin, l’attivista Olga Kostina, il deputato del partito putiniano Russia Unita Viaceslav Nikonov e tre avvocati russi (Anatoli Kucerena, Genrikh Padva e Genri Reznik).

 

Vladimir Lukin, l’ombudsman russo per i diritti umani, ha dichiarato: “Ho sentito che vuole un incontro. Io sono pronto”. Ghenrikh Padva, uno dei più noti avvocati impegnati nella difesa dei diritti umani, ha confermato di aver ricevuto una richiesta d’incontro da parte di Snowden alle 17 ora di Mosca, allo scalo Sheremetevo, ma di non poter andarci perché impegnato.

Tra i destinatari della richiesta di incontro con i rappresentanti dei diritti umani avanzata da Snowden figurano Amnesty international, che ha riferito di aver ricevuto una richiesta via e-mail la sera dell’11 luglio, e l’avvocato Ghenri Reznik.

Olga Kostina, membro della Camera pubblica, ha detto: “Si è creata una situazione difficile: dal un lato non possiamo estradare Snowden in un Paese dove rischia la pena di morte, dall’altro i rapporti con gli Usa non sono molto buoni e non vorremmo aggravarli. Noi penseremo ad una via di uscita dalla situazione”.

Nessuna richiesta per ora è giunta ad altri militanti per i diritti umani, come Lev Ponomariov e Mikhael Fedotov, quest’ultimo capo del consiglio per la difesa dei diritti umani presso il Cremlino.