Egitto/ “Conquistiamo il Nilo su un’antica imbarcazione”, la vita sul fiume di due archeologi americani

Pubblicato il 17 Luglio 2009 - 21:25| Aggiornato il 18 Luglio 2009 OLTRE 6 MESI FA

Kent e Susan Weekes sono due archeologi americani che passano la loro giornata all’interno di una tomba egizia nella Valle dei Re. Quando finiscono di lavorare tornano a casa. Non un’abitazione qualunque, ma una barca del XIX secolo ormeggiata sul Nilo, all’altezza di quella città che nell’antichità si chiamava Tebe. I due, marito e moglie, vivono in Egitto da 43 anni, e su una “dahabiya” dagli anni Sessanta, dopo aver lavorato in una missione Unesco per salvare siti archeologici.

Ristrutturare la loro “casa”, un’imbarcazione inizialmente sprovvista di bagno e cucina, è costato ai Weekes circa 50mila dollari. La loro permanenza in Egitto ha fruttato per ora una grande scoperta: la tomba denominata “KV5”: «La più grande ritrovata nella Valle dei Re  – spiega Kent –  e l’unica dove sono sepolti vari eredi di una delle più importanti dinastie dell’antico Egitto».

Dicono entrambi di amare la loro vita su una barca:«Facciamo un lavoro interessante – dicono – e poi ogni giorno vediamo il sole nascere e calare. Cosa potremmo chiedere di più dalla vita?».

Una storia che molti di noi vorrebbero vivere, una scelta di vita che pochi avrebbero il coraggio di fare.

Ve la proponiamo come lettura per questo week end.