Egitto: Mubarak si dimette da capo del partito. Continuano le proteste

Pubblicato il 5 Febbraio 2011 - 17:30 OLTRE 6 MESI FA

IL CAIRO – Dodicesimo giorno di proteste in Egitto. Il presidente Hosni Mubarak si è dimesso dal suo Parito nazionale democratico. Insieme a lui hanno lasciato tutti i vertici del partito, compreso il figlio Gamal.

E’ giallo sulla posizione degli Stati Uniti. L’inviato americano Frank Wisner aveva affermato che Mubarak era comunque l’uomo adatto a guidare la transizione. Ma la Casa Bianca si è “sganciata”, prendendo le distanze da quanto detto da Wisner.

Intanto la gente ha continuato a manifestare per le strade. Sono stati arrestati il direttore e un giornalista dell’emittente Al Jazeera e alcuni sabotatori hanno fatto esplodere un gasdotto tra Egitto e Israele, bloccando di fatto le forniture di gas tra i due Paesi.

20,56 – Casa Bianca prende le distanze dall’inviato americano: La Casa Bianca ha preso le distanze dalle dichiarazioni dell’inviato americano Frank Wisner sull’opportunita’ che il presidente egiziano Hosni Mubarak rimanga in carica per pilotare la transizione politica in Egitto.

20:16 – L’agenzia Mena smentisce: “No alle dimissioni di Mubarak” : ”Il presidente dell’Egitto, Hosni Mubarak, leader del Partito Democratico Nazionale (Pnd), ha deciso di nominare Hossam Badrawi segretario generale del Pnd”. Lo scrive stasera l’agenzia di stampa Mena, dando notizia delle nuove nomine dei dirigenti del partito, e smentendo di fatto le voci circolate anche attraverso la tv di stato riguardanti le dimissioni da presidente del partito dello stesso Mubarak.

19:12 – Usa: “La transizione è nelle mani di Mubarak”: ”Come ha detto il segretario di Stato Clinton, noi puntiamo a una transizione ordinata, una transizione ordinata verso un futuro democratico per l’Egitto – ha sottolineato Wisner -. E questa responsabilita’ sta chiaramente nelle mani degli egiziani, ma soprattutto nelle mani del presidente Mubarak, il quale deve fornire la leadership insieme ai suoi colleghi nel governo”. ”In questo caso – ha proseguito -, in particolare il presidente deve fornire la leadership che porti nel suo parlamento i cambiamenti necessari a una transizione ordinata, che faccia le correzioni istituzionali se saranno necessarie e che guidi l’Egitto su questa strada”. Quindi, ha concluso, ”il ruolo del presidente Mubarak nei prossimi giorni resta assolutamente critico”.

18:48 – Usa: “Mubarak rimanga a pilotare il cambio”: Mubarak deve rimanere al potere per pilotare i cambiamenti: lo ha detto l’inviato speciale statunitense per l’Egitto, Frank Wisner.

18:45 – Fratelli Musulmani: “Sì al dialogo ma con condizioni”: La confraternita dei Fratelli Musulmani ha deciso stasera di accettare il dialogo con il governo proposto dal vicepresidente Omar Suleiman, ma ha posto tre condizioni. Ne ha dato notizia la stessa confraternita, con un comunicato diffuso sul suo sito web.