Egitto, un uomo si dà fuoco, gli Ulema lo difendono: “Immolato per illuminare l’umanità”

Pubblicato il 17 Gennaio 2011 - 16:11 OLTRE 6 MESI FA

Chi si suicida per una causa nazionale non è un ateo. A prendere posizione a sostegno di chi si dà fuoco in segno di protesta come avvenuto oggi, 17 gennaio, al Cairo e nei giorni scorsi in Tunisia ed in Algeria è il presidente dell’Unione mondiale degli ulema musulmani, Youssef El Karadawi.

Intervistato dalla rete satellitare al Jazira, il religioso ha affermato che coloro che si sono suicidati lo hanno fatto a causa ”dell’ingiustizia delle autorità che non si interessano ai problemi dei cittadini” e coloro che si sono ”immolati” lo hanno fatto per ”fare sentire la loro sofferenza al mondo intero”.

”Occorre giudicare i regimi autoritari che sono responsabili di questi anime. Queste persone non erano in uno stato normale perché erano schiacciate a causa di regimi ingiusti. Si sono suicidate per illuminare la via dell’umanità”, ha affermato El Karadawi, di origine egiziana, che ora risiede a Doha.

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