Egitto, i manifestanti non lasciano la piazza. Picchetti davanti a casa del premier Shafik

Pubblicato il 9 Febbraio 2011 - 17:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – I manifestanti non abbandonano il Cairo. In migliaia hanno trascorso la notte accampati in piazza Tahrir, appoggiando tende e coperte ai carri armati che presidiano la piazza. E nel primo mattino sono riprese le manifestazioni nel sedicesimo giorno di protesta contro il presidente Mubarak.

Come ieri, anche oggi circa 1 mila manifestanti si sono trivati in mattinata davanti alla sede dell’Assemblea del popolo, mentre altrettanti si radunavano davanti alla casa del premier, generale Ahmed Shafik. Il noto attore e cantante Tamer Hosni è stato costretto a lasciare la piazza su pressione dei manifestanti antigovernativi che non gli hanno perdonato l’aver auspicato la fine delle proteste contro il presidente Mubarak. È quanto ha riferito il sito web di al-Jazeera, la cui emittente tv ha oggi ripreso le trasmissioni dopo undici giorni di oscuramento.

Mentre la situazione al Cairo appare calma rispetto ai giorni scorsi, giungono notizie di scontri nella notte in un’oasi della provincia di Al-Wadi Al-Jadid: secondo France Press ci sarebbero tre morti e un centinaio di feriti nella città di El Khargo. La folla ha datto alle fiamme sette edifici governativi, tra i quali due commissariati, il tribunale e la sede del partito di Mubarak. Gli agenti per disperdere la folla avrebbero aperto il fuoco e lanciato gas lacrimogeni.

Tra le migliaia di detenuti evasi negli scorsi giorni, vi sarebbero anche diversi militanti di Al Qaeda. Lo ha detto il vic epresidente egiziano, Omar Suleiman. G li analisti di Credit Agricole stimano che la crisi stia costando all’Egitto 310 milioni di dollari al giorno. Il Canale di Suez ha riportato un calo dei ricavi dell’1,6% a gennaio rispetto a dicembre.

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