Egitto, i ladri d’antichità approfittano delle proteste: un patrimonio depredato

Pubblicato il 18 Febbraio 2011 - 15:43 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un manifestante anti-governativo di 16 anni ha ritrovato la statua del faraone Akhenaton vicino al cassonetto della spazzatura e la sua famiglia l’ha restituita.

Ma i danni al patrimonio archeologico egiziano potrebbero essere maggiori di quanto si pensasse in un primo momento. Zahi Hawass, ministro delle Antichità, ha riferito di 18 opere sottratte ai musei, di cui tre ritrovate nel parco del museo, probabilmente abbandonate dai saccheggiatori durante la fuga.

Anche la tomba di Hetep-Ka, nell’antico sito funerario di Saqqara, è stata violata, e diversi oggetti sono stati portati via. Non si sa esattamente quando siano stati commessi questi atti vandalici.

L’esercito ha fermato dei ladri che stavano cercando di trafugare oggetti nel sito di Telle el-Basta, e una tomba a Lischt. Il ministro ha detto che “ci sono stati diversi attacchi in siti archeologici e scavi illegali”. Ma ha anche aggiunto che “tutte le zone archeologiche faraoniche, copte, islamiche e moderne verranno riaperte al pubblico domenica”. Le piramidi di Giza sono già state riaperte, anche se molti turisti hanno lasciato l’Egitto ai primi del mese.

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