Egitto, Mhoamed El Baradei accusato di alto tradimento
Pubblicato il 21 Agosto 2013 - 11:07 OLTRE 6 MESI FA
IL CAIRO – Le dimissioni da vice presidente del Governo post Morsi, costeranno un processo per alto tradimento a Mohamed El Baradei, icona laica e non militare in Egittto. Ugo Tramballi, inviato del Sole 24 Ore al Cairo, parla di “clima di vendetta più che di giustizia”.
Mohamed El Baradei, il premio Nobel per la Pace e vice-presidente nel nuovo governo messo in piedi dai militari dopo l’arresto di Mohamed Morsi, si era dimesso la settimana scorsa perché “riteneva incompatibile con la sua coscienza e con il suo ruolo politico, il massacro di civili perpetrato dai soldati”.
Dopo le dimissioni, El Baradei era partito per Vienna, dove accortamente ha mantenuto la casa in cui abitava quando era stato il direttore dell’Agenzia Onu per l’energia atomica (carica grazie alla quale aveva ottenuto il Nobel). “Deluso” di sicuro, ma anche prudente e saggio. Conoscendo i meccanismi mentali del potere in Egitto, non ha aspettato al Cairo che gli arrivasse sul capo l’accusa di “tradimento della fiducia nazionale”.
Spiega Ugo Tramballi che “il surreale pretesto dell’azione penale è l’esposto di un oscuro capo del dipartimento di diritto penale della facoltà di legge di una oscura università. Un regime vincitore trova sempre legioni di servi, soprattutto fra gli intellettuali”.
