Egitto, militari: “Venerdì in piazza”. Ordine di arresto per Fratelli Musulmani

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Luglio 2013 - 20:20 OLTRE 6 MESI FA
Egitto, i militari: "Venerdì di protesta". Gli islamici: "In marcia per Morsi"

Abdel Fattah el Sissi (Foto Lapresse)

IL CAIRO – Un venerdì di mobilitazione in Egitto: il capo dei militari e ministro della Difesa, Abdel Fattah el Sissi, ha invitato tutti gli egiziani a scendere in strada per dare mandato alle forze armate di intervenire contro violenze e terrorismo.

Immediata la reazione delle fazioni islamiche che sostengono il deposto presidente Mohammed Morsi, raccolte nell’Alleanza per la democrazia. Il movimento ha indetto 34 marce per venerdì 26 luglio al Cairo “contro il golpe”, e ha fatto appello alla partecipazione di “milioni di persone” anche nel resto dell’Egitto.

Ma la mano dura delle forze al potere nel dopo-Morsi non si è fermata qui. La Procura egiziana ha ordinato l’arresto della guida spirituale e leader della Fratellanza Musulmana, Mohamed Badie, e di altri otto dirigenti dei Fratelli musulmani, accusati di istigazione alla violenza.

Intanto nel Paese continuano le violenze. Mercoledì 24 luglio tre militari sono morti per l’esplosione di un’autobomba vicino ad un centro di addestramento della polizia nella città di El-Arish, nella penisola del Sinai. Nella stessa deflagrazione sono morti tre terroristi. Nella zona la violenza degli islamisti ha conosciuto un crescendo da quando il presidente Mohamed Morsi è stato deposto, lo scorso 3 luglio.

Vista la situazione il presidente americano, Barack Obama, ha deciso di rinviare la prevista consegna di caccia F16 all’Egitto. “Data la situazione nel Paese, non riteniamo al momento che sia opportuno proseguire con la consegna degli F16”, ha detto il portavoce del Pentagono, George Little. Dei venti esemplari acquistati dal Cairo nel 2010, ad un costo di 2,5 miliardi di dollari, ne sono stati già consegnati otto e, secondo fonti di stampa, altri quattro erano attesi in Egitto nel giro di alcune settimane e otto entro dicembre.  La decisione di sospendere la consegna, ha precisato Little, è stata presa dal presidente Obama con il consenso unanime del suo team per la sicurezza nazionale.