Egitto, svelato il mistero del sarcofago nero: custodiva una famiglia

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Luglio 2018 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Egitto, svelato il mistero del sarcofago nero: custodiva una famiglia

Egitto, svelato il mistero del sarcofago nero: custodiva una famiglia (Foto Ansa)

ALESSANDRIA D’EGITTO –  E’ stato aperto il misterioso sarcofago di granito nero scoperto il mese scorso e riportato alla luce pochi giorni fa ad Alessandria d’Egitto, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] fondata da Alessandro Magno di cui la città porta il nome.

All’interno del sarcofago, due metri di altezza, tre di lunghezza e un peso di circa 30 tonnellate, gli egittologi hanno scoperto tre corpi decomposti immersi in un liquame rosso scuro. Nessuno dei tre corpi appartiene a una famiglia reale tolemaica o romana, come era stato precedentemente ipotizzato: la conclusione è basata sul fatto che il sarcofago non reca iscrizioni o un cartiglio che mostri i nomi dei defunti.

La mancanza di maschere, statue, amuleti o iscrizioni in argento o oro fa pensare che non appartenessero a un alto rango, come riportato da Egypt Today. L’apertura è stata confermata da Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo delle Antichità, che ha detto: “Abbiamo trovato le ossa di tre persone, in quella che sembra essere una sepoltura familiare. Purtroppo le mummie all’interno non sono nelle migliori condizioni e restano solo le ossa”. Waziri ha aggiunto che uno dei teschi maschili mostra crepe che potrebbero indicare una ferita da freccia, potrebbe trattarsi di un soldato.

Shaban Abd Monem, esperto di mummie al ministero delle Antichità, al Luxor Times ha commentato che “l’esame preliminare fa pensare che gli scheletri appartengano a tre ufficiali dell’esercito” che ora saranno trasferiti al Museo Nazionale di Alessandria, mentre il sarcofago andrà in un museo militare.

Inizialmente si era ipotizzato che all’interno del sarcofago ci fossero le spoglie di Alessandro Magno, successivamente, invece, che appartenesse ad un nobile, secondo quanto riportato dal Daily Telegraph. Sul fatto che l’iniziativa avrebbe dato il via a un’implacabile maledizione, Waziri, ha commentato con ironia: “Sono stato il primo a mettere la testa dentro il sarcofago e sto bene”.