Egitto, omicidio della popstar libanese: parte il nuovo processo

Pubblicato il 26 Aprile 2010 - 19:44 OLTRE 6 MESI FA

Al via il processo d’appello contro l’uomo d’affari egiziano Hisham Talaat Mustafa, già condannato a morte, in primo grado, insieme all’ufficiale di polizia Mohsen el-Sukkariti per l’assassinio della cantante libanese Suzanne Tamim. Nel mese di marzo la Corte di cassazione del Cairo aveva accettato il ricorso presentato dagli avvocati di Moustafa, membro del Partito nazionale democratico.

Secondo l’accusa, il tycoon, che avrebbe avuto una relazione intima con la cantante, pagò due milioni di dollari a El Sukkariti perché uccidesse Suzanne Tamim, trovata poi morta il 28 luglio 2008 nel suo appartamento di Dubai, con molti colpi di pugnale e la gola tagliata.

El Sukkariti, dopo aver sorvegliato la casa della cantante, si sarebbe presentato a lei come impiegato dell’immobile e l’avrebbe poi accoltellata. Se riconosciuti colpevoli in appello Moustafa e Sukkari potrebbero chiedere un terzo ed ultimo grado di giudizio.