Egitto, sciame 30mln di cavallette distrugge raccolti: tornano piaghe bibliche

Pubblicato il 4 Marzo 2013 - 12:11| Aggiornato il 24 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

IL CAIRO – Uno sciame di oltre 3o milioni di cavallette hanno distrutto interi raccolti in Egitto il 2 marzo. A tre settimane dalla Pasqua ebraica, che ricorda la fuga degli Ebrei dall‘Egitto guidati da Mosè, le cavallette tornano. Lo sciame, partito dal Sudan, sta risalendo il fiume Nilo e punta al suo Delta, dove si concentra la coltivazione agricola del Paese. Il 3 marzo le cavallette hanno invaso Il Cairo, minacciando i mercati agricoli e i quartieri residenziali. Una piaga, questa delle cavallette, che colpì l’Egitto anche nel 2004 quando oltre il 38% dei raccolti venne divorato.

Il governo egiziano ha schierato l’esercito contro lo sciame, ma tra gli islamisti, compreso l’ex ministro dell’agricoltura Salah Youssef, che definiscono l’invasione come il volere di Allah: “È la volontà di Allah, dobbiamo accettarla e forse ce la meritiamo anche”.

Il pericolo per l’agricoltura è alto, con le cavallette in un solo giorno consumano la stessa quantità di alimenti di 2.500 persone adulte. Per questo il governo egiziano ha schierato l’esercito: elicotteri militari spruzzano insetticidi sulle zone agricole e non residenziali. Inutile il tentativo dei commercianti di incendiare i copertoni delle auto per generare fumo che allontanasse i distruttivi insetti: centinaia di chili di ortaggi nei mercati de Il Cairo sono stati divorati.

Lo sciame di locuste ha seminato distruzione come nell’ottava piaga descritta nel libro Esodo 10, 13-15  della Bibbia, che recita:

“Mosè protese il suo bastone sul paese d’Egitto e il Signore fece levare un vento orientale sul paese, tutto quel giorno e tutta la notte. Quando venne il mattino, il vento orientale aveva portato le cavallette. Le cavallette salirono su tutto il paese d’Egitto e si posarono su tutta l’estensione dell’Egitto. Erano numerosissime: prima non ce n’erano mai state tante, né mai più tante ce ne saranno. Esse coprirono la superficie di tutto il paese, che ne rimase oscurato, e divorarono tutta l’erba del paese e tutti i frutti degli alberi, che la grandine aveva lasciato. Nulla di verde rimase sugli alberi né sulle erbe della campagna, in tutto il paese d’Egitto”.

Le cavallette rappresentano una minaccia per l’Egitto, ma il fenomeno è meno inaspettato del previsto. Lo sciame sta seguendo il naturale percorso di migrazione che segue ogni anno, ma il numero di insetti che lo compongono è superiore alla media. L’assenza di piogge e le condizioni climatiche favorevoli hanno permesso la creazione di un grande sciame da 30 milioni di cavallette e, nonostante si tratti di un fenomeno naturale, il loro potere distruttivo è una piaga per l’Egitto, già in emergenza per la crisi economica che l’ha colpito e l‘instabilità politica tra manifestazioni, anche violente, in piazza Tahrir contro il governo dei Fratelli Musulmani.