Egitto, segnali di tregua. Ma i pro-morsi marciano al Cairo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Agosto 2013 - 16:32 OLTRE 6 MESI FA

Egitto, segnali di tregua. I pro-Morsi annullano il corteoIL CAIRO – Dopo la repressione e la minaccia del governo ad interim di sciogliere per legge la Fratellanza musulmana, si sono, almeno per oggi, fermate le proteste dei sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi. La tv Alarabya in un tweet annuncia infatti che la manifestazione dei pro-Morsi, prevista per le 16 di domenica, è stata annullata per motivi di sicurezza.

Ma nonostante l’annuncio un corteo di pro-Morsi è comunque partito subito dopo la fine della preghiera nella moschea di el Raia, non lontano dalla sede dell’Alta corte, dove era previsto il secondo raduno di protesta dei Fratelli Musulmani al Cairo. Intenzione dichiarata dei partecipanti è anche quella di cercare di tenere un grande raduno davanti al palazzo presidenziale. Lo affermano all’Ansa fonti dell’Alleanza pro-Morsi.

Domenica mattina il ministro degli Esteri del governo ad interim, Nabil Fahmy, ha avuto un lungo incontro con la stampa straniera al Cairo. Di fronte al concentrarsi domande sull’uccisione di civili da parte delle forze della sicurezza durante lo sgombero dei sit-in dei sostenitori di Morsi, il ministro ha reagito accusando i media stranieri di aver dato massimo risalto all’operato di esercito e polizia e non usando lo stesso metro per le violenze compiute dai seguaci della Fratellanza Musulmana. Intanto, l’ex vice premier Mohamed el-Baradei, dimessosi proprio in dissenso con l’uso sproporzionato della forza, ha lasciato l’Egitto imbarcandosi su un volo per Vienna.

Sul fronte diplomatico, la Ue annuncia che rivedrà le sue relazioni con l’Egitto nei prossimi giorni. In un comunicato, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione Jose Manuel Barroso hanno fatto appello a tutte le parti coinvolte di usare moderazione e prevenire ulteriori escalation di violenza. “Assieme agli Stati membri, la Ue adotterà misure mirate a raggiungere tale obiettivo”, si legge nel documento.

“Negli ultimi due anni l’Ue è stata al fianco dell’Egitto mentre si muoveva verso la democrazia, abbiamo incontrato frequentemente i leader e le nuove forze politiche che sono emerse e ci siamo impegnati attivamente”, si ricorda nel comunicato, sottolineando che “gli inviti alla democrazia e al rispetto delle libertà fondamentali del popolo egiziano non possono essere ignorati, e men che mai lavati via con il sangue”. Van Rompuy e Barroso invitano tutti alla “massima moderazione”, ma sottolineano “in particolare la responsablità delle autorità ad interim e dell’esercito per fermare gli scontri”. Poi aggiungono: “Le violenze e le uccisioni di questi giorni non possono essere giustificate né giustificate: i diritti umani vanno rispettati e i prigionieri politici dovrebbero essere rilasciati”.