Facebook, Elon Musk cancella account di SpaceX e Tesla

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Marzo 2018 - 21:42 OLTRE 6 MESI FA
Elon Musk cancella account SpaceX e Tesla da Facebook

Facebook, Elon Musk cancella account di SpaceX e Tesla

WASHINGTON – Elon Musk ha cancellato gli account di Tesla e SpaceX da Facebook.

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Non si ferma la protesta in rete e il boicottaggio di Facebook dopo lo scandalo dei suoi 50 milioni di profili usati impropriamente da Cambridge Analytica e guadagna adesso anche nomi ‘illustri’ che possono grazie al loro seguito influenzare le scelte di molti altri. E’ Elon Musk l’ultimo, in ordine di tempo, ad aderire al coro di ‘No’ che va levandosi sempre più forte contro il social network fondato da Mark Zuckeberg. Il businessman ha cancellato la pagina di Tesla e di SpaceX da Facebook, dopo la richiesta degli utenti di abbracciare la protesta che corre sotto l’hashtag #DeleteFacebook.

Da giorni diversi utenti su Twitter lanciavano messaggi a Elon Musk affinché si unisse al boicottaggio. In un caso, lo scorso martedì, la risposta del visionario imprenditore per cui Marte è la prossima frontiera, era stata “Cos’e’ Facebook?”, come a lasciar intendere una presa di distanza dal social network al centro della bufera. Poi oggi una nuova sollecitazione e particolarmente esplicita, sempre attraverso un cinguettio: “Cancella la pagina di SpaceX su Facebook”.

Poco dopo la risposta di Elon Musk: “Non mi ero reso conto che ce ne fosse una. Lo faro'”. E da oggi i profili ufficiali di Elon Musk non sono più attivi. Che Musk non sia particolarmente affezionato a Facebook non è però una novità, è molto più attivo su altri social ma soprattutto sono noti certi passati attriti fra lui e Mark Zuckerberg: quest’ultimo lo scorso anno sottolineò che Musk esagerava i pericoli potenziali dell’intelligenza artificiale. Musk rispose via Twitter che la comprensione di Zuckerberg “per la materia è limitata”.

Intanto a Londra è stato dato il via libera alla perquisizione della sede londinese di Cambridge Analytica (CA). Il giudice Leonard ha autorizzato l’authority britannica per la protezione dei dati personali a controllare documenti e computer: martedì le motivazioni del verdetto. Cambridge Analytica, che come Facebook nega ogni irregolarità, s’era detta pronta in udienza a consegnare volontariamente il materiale.