Emergency, l’ex ostaggio Torsello: “C’è qualcosa che non va nell’ospedale di Lashkar-gah”

Pubblicato il 13 Aprile 2010 - 15:33 OLTRE 6 MESI FA

Gabriele Torsello

“C’é qualcosa che non va nel personale, afgano o pakistano, che lavora nell’ospedale Emergency di Lashkar-gah. E lo ha detto anche lo stesso Strada, le armi può averle messe qualcuno che lavora lì”.

Lo sostiene Gabriele Torsello, il fotoreporter rapito, il 12 ottobre 2006, sulla strada che da Lashkar-gah porta a Kabul.

“Se veramente avessero voluto eliminare Emergency avrebbero bombardato l’ospedale, magari per sbaglio, come è successo in tanti altri casi. Il punto è che c’é qualcosa che non va a Lashkar Gah. E non dico che c’entri Emergency,” ha aggiunto il giornalista ai microfoni di CNRmedia.

Lo stesso Torsello venne rapito subito dopo aver visitato l’ospedale di Emergency.

La sua liberazione, dopo 23 gironi di prigionia, avvenne grazie alla mediazione di Rahmatullah Hanefi: lo stesso responsabile afgano dell’ospedale che si occupò dei negoziati che portarono al rilascio dell’inviato di repubblica Daniele Mastrogiacomo.

“E’ da diverso tempo che qualcosa lì non funziona, sostiene Torsello. Voglio ricordare che le indagini su Hanefi sono state bloccate. E’ necessario che ora si facciano delle indagini per capire chi è questa persona che ha messo le armi nell’ospedale, chi manovra lì dentro. Magari è la stessa persona che era lì quando c’era Hanefi. E su Hanefi le indagini sono state bloccate. Questo è stato un grave errore,  perché potevano emergere allora particolari interessanti, particolari che forse oggi potrebbero risultare utili”.