Esther Petrack, la sexy modella del quartiere ortodosso di Gerusalemme scatena le polemiche

Pubblicato il 5 Novembre 2010 - 16:13 OLTRE 6 MESI FA

Esther Petrack, 18 anni, un metro e 80 di ragazza, ha passato tutta la vita a Mea Shearim, il quartiere degli ultra ortodossi di Gerusalemme. Due mesi fa, Esther è apparsa sulle tv Usa fra le quindici finaliste del reality America’s Next Top Model e ha sfilato disinvolta.

Esther ha messo in scena il personaggio della Kosher Top Model, raccontando d’essere nata a Gerusalemme, d’essere cresciuta in una famiglia che rispetta la Legge alla lettera, d’avere studiato sempre fra i religiosissimi, di rispettare tutti i precetti del rabbinato, di dividere scrupolosamente carne e latticini.

Esther ha però scatenato le proteste degli ortodossi per aver mostrato le sue curve e per aver sfilato il sabato. Un’ortodossa così, non s’era ancora vista e i blog e forum si sono scatenati: “Che c’entra quella con noi?”; “Perché s’è spogliata in tv?”; “Come si permette di bestemmiare sul riposo dello shabbat?”.

È dovuta intervenire pure la mamma, a chiarire le parole della ragazza: mercoledì c’è voluta un’intera pagina del Jerusalem Post, per dare alla giovane Esther la possibilità di spiegarsi e di tornare in città senza troppi problemi. Qualcuno non la vuole più a Mea Shearim? “Mi dispiace”, risponde lei ironica, “ma io in quel quartiere non ci ho mai vissuto: io sono di Katamon. Nuda? Era solo un costume da bagno. E comunque, come hanno fatto quelli di Mea Shearim a vedere il mio video? Sta su internet, e mi risulta che i religiosi più osservanti preferiscano starne alla larga…”.

Esther a questo punto ha cavalcato il personaggio definendosi “un’ultraortodossa moderna” ed ha deciso di sfidare  le rigidissime regole che scandiscono la vita degli haredim: “Anch’io rispetto il riposo, però: dal venerdì sera a sabato sera, non accendo una luce, non uso computer o cellulare, non guido, non guardo la tv…”.

Cresciuta in Francia, gli studi a un liceo ebraico ortodosso di Boston, Esther è tornata a vivere a Gerusalemme per frequentare la Hebrew University: “Le mie compagne mi adorano, erano eccitatissime e mi hanno dato vestiti gratis! I ragazzi? Beh, il video ha fatto il giro dell’università…”. Impeccabile nell’inglese e nel francese, la ragazza pensa che la “tzniut” (l’umiltà nel vestire) dipenda dalle circostanze: «E’ ovvio che io non vada sempre in giro come nello show, nella vita di tutti i giorni seguo le regole che ci sono state date…”.

La Kosher Top Model non ha sbancato il reality; ha perso i 100mila dollari in palio e l’opportunità di apparire su di una copertina, ma è già ricercatissima da giornali e tv e avrebbe appena firmato contratti per pubblicità di cosmetici e di vestiti.

Finiti gli esami, tra qualche mese tornerà in America: “La moda è il lavoro che m’interessa. Mi sono posto una sola condizione: non indosserò mai degli hot Pants”.

Ecco le immagini di Esther prese dal suo profilo facebook):