Fabio Albini e Gloria Torres, trafficanti di droga, incastrati per dei selfie

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Luglio 2016 - 13:51 OLTRE 6 MESI FA
Fabio Albini e Gloria Torres, trafficanti di droga, incastrati per dei selfie

Fabio Albini e Gloria Torres, trafficanti di droga, incastrati per dei selfie

ROMA – Sono stati arrestati per traffico di droga dopo cinque anni di latitanza Fabio Albini, italiano di 48 anni, e la moglie Gloria Teresa Torres Aponte, colombiana di 59 anni. Ad incastrarli, alcuni selfie che loro stessi avevano postato su Facebook e Twitter.

Cinque anni fa i due erano riusciti a sfuggire all’arresto in Italia e avevano trovato riparo in Colombia. Ma qui avevano iniziato a raccontare la propria vita sui social network, con tanto di foto. La Procura di Roma ha quindi chiesto una specifica rogatoria internazionale per eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per traffico di stupefacenti emessa dal Tribunale di Roma.

Tutto aveva avuto inizio nell’aprile del 2008, quando vennero arrestati due dipendenti di una ditta incaricata della consegna dei bagagli all’aeroporto romano di Fiumicino. I due erano stati trovati in possesso di una valigia in cui erano contenuti undici chili di cocaina. La cocaina, poi, sarebbe stata fatta arrivare in Italia anche attraverso dei nascondigli nei doppifondi dei carrelli portavivande che servivano sugli aerei decollati da Caracas.

Grazie a quel sequestro gli investigatori sono riusciti ad individuare due organizzazioni criminali che importavano droga dal Sudamerica a Roma. E una delle due gang sarebbe proprio stata guidata da Albini e dalla moglie.

Dalle indagini gli inquirenti sono arrivati anche ai responsabili del sequestro del colombiano Luis Alberto Marulanda Cardona, che aveva fatto da intermediario per l’organizzazione e che era stato incolpato dalla stessa organizzazione del mancato arrivo di un grosso carico di cocaina dall’Argentina.

Cardona era stato rapito e portato in un bosco vicino a Sutri, in provincia di Viterbo, e punito con l’amputazione di un dito della mano. Albini e la moglie sono stati condannati a 18 e 10 anni di reclusione.