Fao. Cerimonia, in 72 Paesi dimezzata la fame, ma sottonutrita una persona su 9

Pubblicato il 7 Giugno 2015 - 19:12 OLTRE 6 MESI FA
Bambini sottonutriti

Bambini sottonutriti

ROMA – Una cerimonia di premiazione internazionale ha riconosciuto domenica il grande sforzo fatto da Paesi di tutto il mondo che ha portato al ”quasi raggiungimento” del primo Obiettivo del Millennio (MDG) di dimezzare la percentuale di persone che soffrono la fame entro il 2015, o di portarla almeno sotto la soglia del 5%. La maggioranza dei paesi monitorati dalla Fao – 72 su 129 – hanno raggiunto il primo Obiettivo del Millennio, e le regioni in via di sviluppo nel loro insieme lo hanno mancato di poco.

Dei 72 paesi che vi sono riusciti, 29 hanno anche raggiunto il più difficile obiettivo di dimezzare il numero totale delle persone affamate, come era stato auspicato dai governi quando si riunirono a Roma per il Vertice Mondiale sull’Alimentazione (WFS) nel 1996. Ed altri 12 dei 72 Paesi in questione hanno mantenuto i loro tassi di fame sotto il 5% a partire almeno dal 1990” . ”E’ un risultato imponente che premia gli sforzi fatti” ha commentato con soddisfazione il presidente Sergio Mattarella, aprendo i lavori della 39/ma Conferenza della Fao.

“Dagli anni ’90 ad ora, 216 milioni di persone sono state liberate dalla fame” ha sottolineato il direttore generale della Fao José Graziano da Silva, lodando questi traguardi raggiunti nei quattro angoli del pianeta. Ma ha anche ricordato tuttavia che quasi 800 milioni di persone soffrono ancora di sottonutrizione cronica, definita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come ”mancata assunzione di quantità minima di nutrienti per la durata di almeno un anno”. Graziano da Silva ha auspicato un raddoppiamento degli sforzi globali per combattere la sottonutrizione cronica. “Ancora una persona su nove non ha cibo a sufficienza per condurre una vita attiva, sana e produttiva. Questo non è accettabile.” ha detto.

Alla cerimonia lo Stato Plurinazionale della Bolivia, il Costa Rica, la Repubblica Democratica Popolare del Laos, il Mozambico, il Nepal, le Isole Solomon, il Suriname e l’Uzbekistan hanno ricevuto il premio per aver raggiunto il target del primo Obiettivo del Millennio, unendosi così agli altri Paesi premiati per averlo raggiunto negli anni precedenti. Angola, Cina, Repubblica Domenicana, Gabon, Mali e Myanmar sono stati premiati anche per aver raggiunto il più ambizioso obiettivo del WFS.

Il 2015 segna il completamento del periodo di monitoraggio degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, che verranno sostituiti dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), attualmente in fase di negoziazione da parte della comunità internazionale. Gli SDG promuoveranno un impegno globale che vada oltre la riduzione della fame, cercando piuttosto di eliminarla del tutto,” ha dichiarato da Silva. Ma “se tutti facciamo la nostra parte, l’obiettivo fame zero può essere raggiunto nell’arco di questa generazione. Insieme possiamo far si che il sogno diventi realtà,” ha affermato.

Del resto, il rapporto dell’Onu Stato dell’Insicurezza Alimentare nel Mondo 2015 (SOFI 2015), pubblicato il mese scorso, aveva mostrato che i Paesi che hanno fatto più progressi nella lotta contro la fame hanno goduto di condizioni politiche stabili ed hanno promosso una crescita economica inclusiva, nonché lo sviluppo del settore agricolo, ittico e forestale. Molti di essi hanno anche attuato politiche volte a favorire e salvaguardare l’accesso al cibo.

Il rapporto ha peraltro messo in evidenza come migliorare la produttività delle famiglie di piccoli agricoltori – tra cui anche donne e giovani – e il rafforzare i meccanismi di protezione sociale siano fattori chiave per promuovere una crescita inclusiva, insieme al buon funzionamento dei mercati.