Fidel Castro sapeva che Kennedy sarebbe stato ucciso

Pubblicato il 19 Marzo 2012 - 14:41 OLTRE 6 MESI FA

(Lapresse)

CUBA – Fidel Castro sapeva che Lee Harvey Oswald voleva assassinare il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy e non fece nulla per fermarlo. E’ quanto ha scritto un ex agente della Cia per l’America Latina, Brian Latell, nel suo libro “Castro’s Secrets: The Cia and Cuba’s Intelligence Machine”.

Nel testo, Latell scrive che la mattina del 22 novembre 1963, giorno in cui Kennedy venne ucciso a Dallas, Castro ordinò all’intelligence cubana all’Avana di sospendere ogni attività e di concentrarsi su “ogni piccolo dettaglio, anche il più insignificante, proveniente dal Texas”. Secondo l’ex agente della Cia, il leader cubano sapeva che Oswald, a cui era stato negato un visto per Cuba, aveva riferito al personale dell’Ambasciata di Città del Messico che avrebbe ucciso Kennedy per dare prova della sua fedeltà alla causa comunista. “Fidel conosceva le intenzioni di Oswald e non fece nulla per fermarlo”, è scritto a chiare lettere nel libro.

In un’intervista rilasciata al Miami Herald, Latell ha precisato di aver raccolto le informazioni da interviste a ex agenti dell’intelligence cubana e da documenti Usa classificati. “Non dico che fu Fidel Castro a ordinare l’omicidio. Non dico che Oswald fosse guidato da lui. Potrebbe essere, ma non sostengo questo, perchè non ho trovato alcuna prova – ha precisato – tutto quello che ho scritto è confermato da documenti e fonti. Fidel voleva Kennedy morto? Sì. Temeva Kennedy. E sapeva che Kennedy voleva farlo fuori. Probabilmente, per Fidel si trattava di autodifesa”.

Nel libro si legge anche che cinque mesi dopo l’assassinio, Castro avrebbe ammesso che Oswald aveva minacciato di uccidere Kennedy durante la sua visita all’ambasciata di Cuba in Messico. Il leader maximo lo avrebbe ammesso nel corso di una conversazione con una spia dell’FBI, Jack Childs, che era sotto copertura nel Partito Comunista USA. Childs ha riferito ai suoi capi dell’FBI che Castro aveva descritto come Oswald “avesse fatto irruzione nella sede diplomatica, avesse chiesto il visto, e quando gli è stato negato ha protestato dicendo: ‘Ho intenzione di uccidere Kennedy per questo!'”

Un altro transfuga dalla intelligence cubana, Rodriguez Ladera, ha detto che l’ambasciata di Cuba in Messico era un centro per le operazioni di spionaggio contro gli Stati Uniti e tutto ciò che accadeva lì dentro veniva segnalato direttamente a Castro.