La figlia illegittima di James Brown accusa: “E’ scomparsa la salma di mio padre”

Pubblicato il 12 Marzo 2010 - 19:00 OLTRE 6 MESI FA

Il corpo di James Brown non si troverebbe più all’interno della cripta in cui è stato sepolto dopo la sua morte. A lanciare questa accusa è una figlia illegittima del padre del Soul, LaRhonda Pettit.

La donna sostiene che la sparizione del corpo impedisce la riesumazione utile a far eseguire un’autopsia che ne accerti le reali cause della sua morte. Il cantante, autore di classici come “I Got You (I Feel Good)”, “Sex Machine” o “Papa’s Got a Brand New Bag” è scomparso ad Atlanta il giorno di Natale del 2006, all’età di 73 anni. Causa del suo decesso sarebbe un attacco di cuore successivo a una polmonite: il suo corpo venne tumulato in una tomba provvisoria nella casa della figlia Deanna, nel South Carolina, in attesa che fosse completato il progetto di un mausoleo pubblico.

Ma la signora Pettit ha sempre contestato le cause del decesso, sostenendo in realtà che Brown potrebbe essere stato ucciso da gente senza scrupoli, che voleva mettere le mani sul suo denaro, stimato in più di 130 milioni di euro. «Il corpo di mio padre è scomparso – ha detto la donna – e non ho idea di dove sia stato portato, ma ho bisogno di sapere dove si trova. Sono assolutamente convinta che la sua morte sia stata sospetta e per questo voglio che il responsabile venga assicurato alla giustizia, ma il solo modo per riuscirci è che il suo corpo venga riesumato e che venga fatta l’autopsia». Dalla morte del cantante sono spuntati dozzine di figli illegittimi e la Pettit, una ex hostess che oggi ha 48 anni, è una di questi, sebbene il test del Dna abbia accertato che ci sia il 99,99 per cento di possibilità che sia effettivamente figlia di James Brown.

Di certo, però, il cantante, che ha avuto nove figli da quattro mogli diverse, non solo non l’ha riconosciuta, ma non l’ha nemmeno inserita fra i sei beneficiari del suo testamento, fra l’altro oggetto di un’accesa disputa legale fra gli altri figli estromessi. La Pettit a detta del suo avvocato, potrebbe vantare delle pretese sul patrimonio di James Brown, ma per ora ha chiesto che almeno le due figlie fossero incluse nel fondo fiduciario creato dal cantante per l’istruzione dei nipoti.

«Tutti sanno che (mio padre) ha sempre preso sostanze illegali, come pure che gli erano stati prescritti diversi antidolorifici, tutti fattori che possono aver contribuito a causare la sua morte. Ci sarebbero anche dei rapporti nei quali si dice che sarebbe stato picchiato prima di morire, forse da qualcuno che voleva i suoi soldi» ha concluso la Pettit.