FIlippine: Ruben Enaje si fa inchiodare per la trentaduesima volta durante il Venerdì Santo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Aprile 2018 - 06:02 OLTRE 6 MESI FA
FIlippine: Ruben Enaje si fa inchiodare per la trentaduesima volta durante il Venerdì Santo

FIlippine: Ruben Enaje si fa inchiodare per la trentaduesima volta durante il Venerdì Santo

MANILA, FILIPPINE – elle Filippine, uno dei Paesi più cattolici al mondo, durante il Venerdì Santo si ripercorre la passione di Cristo e anche quest’anno Ruben Enaje, 58 anni, è stato inchiodato sulla croce per la 32ma volta ma sostiene che le ferite ora non procurano più dolore, secondo quanto riportato da Christian Today.

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Il rituale della crocifissione, unico al mondo poiché ripete la stessa pratica del tempo dei Romani ed esattamente com’è stata quella di Gesu Cristo, è avvenuto nel  villaggio di Cutud, a circa 76 km dalla capitale Manila.

“In passato, sono tornato a casa ferito e zoppicante, ma quest’anno mi sento davvero bene”, ha riferito Enaje dopo il rituale tenuto sotto un un sole cocente, e aggiunto che la forte fede lo ha aiutato a non provare dolore.
“E’ come se mi stesse dicendo “vai avanti, continua così”, ha detto riferendosi a Dio.
La Pasqua è una festa che segna la crocifissione e la risurrezione di Cristo. Circa l’80% dei 105 milioni abitanti nelle Filippine, ex colonia spagnola, sono cattolici.

Enaje, che ha affermato di sentirsi abbastanza forte da poter essere sottoposto ad altre due o tre crocifissioni fino a quando compirà 60 anni, era uno dei tre devoti inchiodati alle croci.
Nel corso del rituale, degli uomini con costumi da centurioni romani infilzano i chiodi da 5 cm, precedentemente immersi nell’alcol per disinfettarli, su mani e piedi e sollevano le croci in un campo con una folla di turisti provenienti da altre città del Paese e stranieri di tutto il mondo.

Nelle Filippine, la Chiesa cattolica tollera il rituale, ma puntualizza che non supporta queste cruente manifestazioni di devozione che definisce un'”interpretazione errata della fede”.
Molti cattolici filipponi nel corso della Settimana Santa compiono atti di penitenza come forma di adorazione e di supplica.
Alcuni ritengono che la penitenza lavi i peccati, curi le malattie e sia perfino in grado di trasformare un desiderio in realtà.