Gaza, Israele uccide 4 sub palestinesi. Attacco aereo nella Striscia

Pubblicato il 7 Giugno 2010 - 16:24 OLTRE 6 MESI FA

Una impennata di violenza è stata registrata lunedì nella striscia di Gaza, in seguito all’uccisione in mare di quattro uomini rana palestinesi e a un attacco aereo condotto dall’aviazione israeliana nel nord della striscia contro lanciatori di razzi. Il bilancio ancora provvisorio di questi scontri – che giungono mentre nella Regione resta alta la tensione per il cruento blitz israeliano sulla nave turca Marmara – è di quattro palestinesi morti, due dispersi e due feriti, uno dei quali versa in condizioni gravi.

Da parte israeliana non si segnalano perdite. L’episodio più grave è avvenuto nelle acque di Gaza, di fronte al campo profughi di Nusseirat, dove un commando della marina militare israeliana ha intercettato una imbarcazione dove si trovavano – secondo fonti militari israeliani – uomini rana palestinesi armati (e forse anche in possesso di esplosivo) mentre “si accingevano a compiere un grave attentato in Israele”. Quattro uomini rana palestinesi sono rimasti uccisi in questo incidente (Fayez al-Firi, Muhammed Qweidar, Ibrahim Wahidi e Hammed Thabet), altri due risultano essere dispersi in mare, mentre una persona che pure si trovava a bordo è stata tratta in salvo. A Gaza un portavoce delle Brigate dei martiri di al-Aqsa (al Fatah) ha affermato che i suoi uomini sono stati protagonisti dello scontro a fuoco “che è stato del tutto inaspettato, perché si stavano solo addestrando”. Ma la composizione delle Brigate al-Aqsa a Gaza è molto frastagliata e contradditoria, e altri portavoce hanno detto che la organizzazione è estranea alla vicenda. Hamas, da parte sua, ha sostenuto che gli uccisi erano semplici pescatori.

Intanto un velivolo dell’aviazione israeliana ha compiuto un attacco nel nord della striscia di Gaza, nella zona di Jabalya, ferendo due persone. Fonti militari a Tel Aviv affermano che l’obiettivo dell’attacco erano alcuni miliziani in procinto di lanciare razzi contro Israele. Fonti locali replicano che uno dei feriti è effettivamente un miliziano, mentre l’altro è un manovale.

Altre flottiglie sono “all’orizzonte” per provare a forzare il blocco imposto da Israele alla Striscia di Gaza controllata da Hamas, la sfida “non è finita”, ha dichiarato lunedì il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, invitando l’opposizione interna a dar prova di unità e criticando la mozione di sfiducia al suo governo presentata in questi giorni – pur su temi diversi rispetto al dossier di Gaza – dal partito centrista Kadima.

La mozione – che non ha i numeri per essere approvata – è stata mantenuta, benché la stessa leader di Kadima, Tzipi Livni, abbia ripetutamente preso le difese del governo sulla questione dei recenti blitz contro le navi degli attivisti filopalestinesi, sfociati in bagno di sangue nel caso del traghetto turco Mavi Marmara. Un atteggiamento che Netanyahu giudica ambiguo.

Nel suo intervento il premier ha ricordato di aver sostenuto “per mesi” la linea dei governi guidati all’epoca da Kadima in occasione della seconda guerra del Libano (2006) e dell’offensiva militare ‘Piombo Fuso’ a Gaza (2008-2009), quando egli, da leader del Likud, era alla testa dell’opposizione di destra. E ha chiesto ora recriprocità alla Livni, invitandola a “stare davvero al fianco dello Stato d’Israele” in un momento difficile, mettendo per ora da parte i dissensi con il governo in carica. “La prossima flottiglia – ha ammonito – è all’orizzonte, non è finita. Dobbiamo agire responsabilmente ed essere uniti, perché rimanendo insieme potremo parare il colpo”.