George Floyd, l’autopsia: positivo al coronavirus, ma era asintomatico

di Daniela Lauria
Pubblicato il 4 Giugno 2020 - 08:32 OLTRE 6 MESI FA
George Floyd, l'autopsia: positivo al coronavirus, ma era asintomatico

George Floyd, l’autopsia: positivo al coronavirus, ma era asintomatico (Nella foto Ansa l’opera di TvBoy dedicata a Floyd)

MINNEAPOLIS – George Floyd, l’afroamericano morto soffocato durante un fermo di polizia a Minneapolis, aveva il coronavirus.

E’ quanto emerso dall’autopsia ufficiale, condotta dal personale medico della contea di Hennepin.

Ma non è stato il Covid a contribuire alla morte di Floyd, segnala il referto medico, specificando che l’uomo era asintomatico.

Intanto alla vigilia dei funerali a Minneapolis, con la partecipazione di Joe Biden, l’attorney general del Minnesota Keith Ellison ha aggravato l’imputazione per l’ex agente Derek Chauvin da omicidio colposo a omicidio volontario (ora rischia fino a 40 anni) e ordinato l’arresto dei suoi tre colleghi accusandoli di complicità.

E’ quello che chiedevano la famiglia e i manifestanti che hanno infiammato l’America per una settimana.

Travolto dalle accuse di aver politicizzato l’esercito, il capo del Pentagono Mark Esper è uscito allo scoperto in una conferenza stampa prendendo le distanze da Donald Trump, sia dalla sua minaccia di usare le truppe per fermare le rivolte sia dalla sua controversa foto con la Bibbia davanti alla St. John Church, di fronte alla Casa Bianca, dopo aver fatto sgomberare la folla con lacrimogeni e proiettili di gomma.

Il segretario alla Difesa si è detto contrario ad invocare l’Insurrection Act del 1807, la legge che consente di impiegare le truppe contro i disordini e che fu usata l’ultima volta nel 1992 contro le sommosse a sfondo razziale scoppiate nella città di Los Angeles.

“L’opzione di usare l’esercito nel ruolo di polizia dovrebbe essere l’ultima spiaggia e solo nelle situazioni più urgenti e gravi ma ora non siamo in uno di questi momenti”, ha spiegato, sconfessando così il presidente.

Esper ha anche riferito che lunedì sera sapeva che avrebbe accompagnato Trump alla chiesa di St. John ma non che avrebbe partecipato ad una photo opportunity con lui che reggeva in mano la Bibbia: una “strumentalizzazione politica” criticata dai vertici religiosi non solo locali.

Come se non bastasse, il capo del Pentagono ha annunciato di aver chiesto al segretario dell’esercito Ryan McCarthy di avviare un’indagine sull’uso di un elicottero militare (un Black Hawk) da parte della Guardia Nazionale che è stato filmato nello stesso giorno mentre sorvolava a bassa quota sui manifestanti vicino alla Casa Bianca con l’apparente scopo di intimidirli e disperderli. 

Intanto Trump cerca di accreditare una nuova narrativa dei fatti, mentre Snapchat – dopo le censure di Twitter – ha annunciato che non promuoverà più sull’home page di Discover l’account di Trump, accusandolo di incitare con i suoi messaggi “la violenza razziale e l’ingiustizia”. (Fonte: Ansa).