Gerusalemme, strada romana di 2mila anni fa riportata alla luce

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2019 - 06:48 OLTRE 6 MESI FA
Gerusalemme, strada romana di 2mila anni fa riportata alla luce

Un’antica strada romana (foto da archivio ANSA)

ROMA – A Gerusalemme, dopo sei anni di scavi archeologici è stata riportata alla luce una strada romana risalente a 2.000 anni fa, fatta su iniziativa del governatore Ponzio Pilato: è stata svelata per la prima volta da quando la città, nel 70 d.C., fu assediata e conquistata dai romani e distrutta quasi per intero. L’antica via, lunga 600 metri e larga 8, molto probabilmente utilizzata dai pellegrini per arrivare al Monte del Tempio e offrire sacrifici, fu scoperta per la prima volta nel 1894 da archeologi britannici nella “Città di David” all’interno delle mura di Gerusalemme.

Sotto le grandi lastre di pietra, com’era consuetudine nelle costruzioni monumentali in tutte le province dell’Impero Romano, ora sono state trovate più di 100 monete che datano la strada intorno al 31 d.C.

La scoperta fornisce una prova evidente che fu commissionata da Ponzio Pilato, governatore romano della provincia di Giudea noto per aver condannato Gesù alla crocifissione, e secondo gli archeologi è possibile che l’abbia fatta costruire per ridurre le tensioni con la popolazione ebraica.

L’antica via sale dalla piscina di Siloe a sud fino al Monte del Tempio ed entrambi i monumenti sono estremamente significativi per i fedeli di ebraismo e cristianesimo. Il Monte del Tempio, situato nella Città Vecchia di Gerusalemme, per migliaia di anni è stato venerato come luogo sacro. Sembra che Gesù, all’epoca della costruzione della strada, abbia ridato la vista a un uomo cieco dalla nascita curandolo accanto alla piscina di Siloe.

Gli archeologi del Dipartimento delle antichità d’Israele e dell’Università di Tel Aviv stimano che per la costruzione siano state estratte circa 10.000 tonnellate di roccia calcarea che secondo il team di ricerca avrebbe richiesto notevoli abilità. Una costruzione grandiosa, dunque, e il fatto che colleghi due dei punti più importanti di Gerusalemme – la piscina di Siloe e il Monte del Tempio – è una prova che la strada era speciale, fungeva da percorso di pellegrinaggio.

Le grandi lastre di pietra sono state trovate sotto strati di macerie che si pensa risalgano a quando i romani assediarono e distrussero la città nel 70 d.C. Tra le macerie c’erano armi, tra cui punte di freccia e pietre da fionda, resti di alberi bruciati e pietre crollate dagli edifici lungo il bordo della strada.

Fonte: Daily Mail