Ghislaine Maxwell, l’amica di Epstein, nel carcere in Florida: come vive fra assassine e truffatrici

Ghislaine Maxwell, l'amica di Epstein, nel carcere in Florida: come vive fra assassine e truffatrici, scorda i vermi nel cibo di New York

di Mario Tafuri
Pubblicato il 18 Dicembre 2022 - 18:42 OLTRE 6 MESI FA
Ghislaine Maxwell, l'amica di Epstein, nel carcere in Florida: come vive fra assassine e truffatrici

Ghislaine Maxwell, l’amica di Epstein, nel carcere in Florida: come vive fra assassine e truffatrici

La vita di Ghislaine Maxwell dietro le sbarre non è cupa: la ex socialite passeggia con un’amica carcerata, viene scelta per guidare una gara e guida i detenuti alla scoperta dei migliori libri d’amore della biblioteca.

 Fonti raccontano la vita odierna in carcere di Ghislaine Maxwell, l’ex del pedofilo Epstein per il quale adescava le minorenni, tra il lavoro in biblioteca, lo sport e le lezioni di uncinetto.

Ghislaine Maxwell alla fine di luglio è stata trasferita, dopo due anni di carcerazione al Metropolitan Detention Center di New York, nel carcere di Tallahassee in Florida, lo Stato dove Epstein ha abusato di molte delle sue vittime nella sua villa di Palm Beach.

Considerato un carcere a bassa sicurezza, anche se circondato da varie recinzioni e telecamere, è un elegante edificio in mattoni rossi più simile ad un liceo o ad un campus universitario che ad una prigione.

Maxwell, figlia di Robert Maxwell, magnate britannico dei giornali caduto in rovina e scomparso in mare, è stata condannata a dicembre 2021 per traffico sessuale di minori, trasporto di minori con l’intento di compiere attività sessuali criminali e tre capi d’accusa per associazione a delinquere.

Le sue vittime hanno raccontato in un processo federale come la Maxwell le abbia attirate nelle grinfie del suo compagno Epstein quando avevano solo 14 anni. Jeffrey Epstein, il miliardario pedofilo, si è suicidato in carcere a New York nel 2019.

I due anni al Metropolitan Detention Center di New York, simile ad una fortezza, sarebbero stati, secondo le denunce della Maxwell, particolarmente duri soprattutto per i pasti infestati da vermi ed il trattamento disumano a cui afferma di essere stata sottoposta dalle guardie carcerarie.

Il DailyMail.com sostiene di aver saputo da fonti autorevoli dell’Istituto come sia oggi la quotidianità carceraria della Maxwell.

Sessioni di ceramica, tornei di giochi da tavolo e lezioni di uncinetto da parte di una nota doppia assassina. Le stesse fonti hanno rivelato che la Maxwell lavora solo 6 ore al giorno nella biblioteca della prigione e che trascorre il tempo libero accedendo a strutture sportive, tra cui una pista da corsa di 400 metri, e passeggiando nei giardini curati della prigione, con una cerchia di amici detenuti influenti che garantiscono la sua protezione.

Facendo leva sulla sua educazione privilegiata, sulla sua formazione universitaria ad Oxford e sulla sua competenza letteraria, la Maxwell, non solo consiglia alle detenute romanzi e libri di storia da leggere, ma è diventata così popolare da venire designata dalle sue compagne di cella a rappresentarle in una gara di dama – parte di un torneo di “battaglia delle unità” in stile olimpico che si tiene ogni anno.

La sua amicizia, poi, con una detenuta come Narcy Novak, condannata all’ergastolo per aver assoldato dei sicari per uccidere il marito albergatore Ben Novak Jr. e l’anziana madre, si è rivelata particolarmente utile in quanto la duplice assassina è il capo inserviente dell’Unità B Sud. Questo le consente di controllare efficacemente i dormitori “a cielo aperto” in cui Maxwell dorme con altre 100 detenute.

Le due donne, insieme ad un’altra detenuta famosa come Linda Morrow, la quale ha aiutato il marito chirurgo plastico a truffare gli assicuratori per 44 milioni di dollari fingendo che procedure cosmetiche fossero necessità mediche, formano un gruppo in grado di farsi rispettare perché, secondo la fonte, con la Novack non si scherza.

Finora, comunque, non ci sono state lamentele sulla Maxwell. Si dice che sia educata, che si comporti bene e che si rechi al lavoro puntuale ogni giorno.

La Maxwell si è scusata con le sue vittime durante il processo in cui le è stata inflitta una pena di 240 mesi seguita da cinque anni di libertà vigilata, dicendo: “Spero che la mia condanna e la mia dura detenzione vi porti sollievo”.